Tentato omicidio a Barletta, Cannito: «La nostra città non è violenta»
«Ho incaricato il vice sindaco Lanotte di fare richiesta al Prefetto Valiante, di voler convocare il comitato per l’ordine e la sicurezza»
domenica 29 dicembre 2019
«Quanto accaduto la notte della viglia di Natale in una discoteca di Barletta è un episodio talmente grave che difficilmente si trovano le parole per definirlo, perché coinvolge dei ragazzi giovanissimi, che dovrebbero godere del divertimento di una serata come quella, trascorsa con gli amici. E invece, un 18enne incensurato, esce di casa portandosi dietro un coltello e alla prima occasione lo usa rischiando di uccidere un suo coetaneo senza motivo, perché non può esistere una ragione valida per tutto ciò». Interviene così il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, alla luce dei recenti fatti di cronaca consumatisi a Barletta durante la notte dello scorso 24 dicembre.
«Questo - prosegue Cannito - ci impone delle riflessioni e la necessità di porci delle domande, come genitori, come cittadini, come rappresentanti delle istituzioni. Tutti quanto dobbiamo riflettere perché se una parte di un organismo non funziona, non sta bene, non risponde, è compromesso tutto e si deve intervenire. La polizia ha fatto la sua parte individuando il presunto responsabile, ma il grosso del lavoro resta e spetta a tutti noi ed è un lavoro e un impegno difficile perché deve servire a impedire che episodi simili si ripetano. Trovandomi all'estero, ho incaricato il vice sindaco Marcello Lanotte di fare richiesta al Prefetto della Bat, Maurizio Valiante, di voler convocare il comitato per l'ordine e la sicurezza».
«Per fortuna il ragazzo ferito sembra non essere in pericolo di morte, stando a quanto si apprende dalla stampa, ma questo non cambia e non diminuisce la gravità di quello che è successo. Prima degli arresti, prima dei controlli, che in luoghi come una discoteca devono essere stringenti e accurati, c'è da capire cosa può spingere un ragazzo di 18 anni ad una reazione così sproporzionata, a un gesto così violento».
«I ragazzi - conclude il primo cittadino - hanno il diritto di divertirsi, frequentare le discoteche e i locali e di farlo in sicurezza. Il mio pensiero va ai genitori del ragazzo ferito, ai quali voglio fare arrivare la mia vicinanza e il forte rammarico per quanto accaduto nella nostra città, che non è una città violenta e insicura, tanto che un episodio come questo ci turba profondamente».
«Questo - prosegue Cannito - ci impone delle riflessioni e la necessità di porci delle domande, come genitori, come cittadini, come rappresentanti delle istituzioni. Tutti quanto dobbiamo riflettere perché se una parte di un organismo non funziona, non sta bene, non risponde, è compromesso tutto e si deve intervenire. La polizia ha fatto la sua parte individuando il presunto responsabile, ma il grosso del lavoro resta e spetta a tutti noi ed è un lavoro e un impegno difficile perché deve servire a impedire che episodi simili si ripetano. Trovandomi all'estero, ho incaricato il vice sindaco Marcello Lanotte di fare richiesta al Prefetto della Bat, Maurizio Valiante, di voler convocare il comitato per l'ordine e la sicurezza».
«Per fortuna il ragazzo ferito sembra non essere in pericolo di morte, stando a quanto si apprende dalla stampa, ma questo non cambia e non diminuisce la gravità di quello che è successo. Prima degli arresti, prima dei controlli, che in luoghi come una discoteca devono essere stringenti e accurati, c'è da capire cosa può spingere un ragazzo di 18 anni ad una reazione così sproporzionata, a un gesto così violento».
«I ragazzi - conclude il primo cittadino - hanno il diritto di divertirsi, frequentare le discoteche e i locali e di farlo in sicurezza. Il mio pensiero va ai genitori del ragazzo ferito, ai quali voglio fare arrivare la mia vicinanza e il forte rammarico per quanto accaduto nella nostra città, che non è una città violenta e insicura, tanto che un episodio come questo ci turba profondamente».