Tartaruga marina arenata presso il "Brigantino" a Levante
Nel Mar Adriatico un'ecatombe di tartarughe marine
lunedì 10 agosto 2015
11.04
Ieri pomeriggio, poco prima delle ore 15:00, passeggiando lungo la riva nei pressi del lido "Il Brigantino", non è stato affatto difficile scorgere la folla riunitasi attorno ad una povera tartaruga marina arenata. Moltissimi adulti con bambini al seguito si sono avvicinati al povero animale per scattare foto e per comprendere effettivamente l'accaduto. Chi si è chiesto se fosse viva o morta, chi si è limitato ad immortalare il povero carapace con lo smartphone, ma nessuno ha osato allontanarsi in attesa dell'arrivo del veterinario.
Si trattava di una comune tartaruga marina, più nota come caretta caretta e si è compreso solo più tardi che l'animale era morto già da circa venti giorni e che era grande circa 54 x 52 cm. Una probabile causa dello spiaggiamento dell'animale può essere stata la morte per annegamento, forse dopo essere rimasta impigliata in una rete da pesca. In ogni caso chi di dovere ha prelevato alcuni campioni di tessuto dalla carcassa del povero animale per effettuare la necroscopia e sapere con certezza le cause della morte.
Un grande dispiacere si respirava nell'aria ma non è stato possibile far null'altro, essendo l'animale già morto. É triste notare come questi animali, un tempo considerati sacri poiché simbolo di unione fra cielo e terra, oggi appaiono minacciati dall'attività indiscriminata dall'uomo e ancor più triste è constatare che sempre più spesso purtroppo è l'Adriatico a farsi scenario di questa ecatombe senza resa.
Si trattava di una comune tartaruga marina, più nota come caretta caretta e si è compreso solo più tardi che l'animale era morto già da circa venti giorni e che era grande circa 54 x 52 cm. Una probabile causa dello spiaggiamento dell'animale può essere stata la morte per annegamento, forse dopo essere rimasta impigliata in una rete da pesca. In ogni caso chi di dovere ha prelevato alcuni campioni di tessuto dalla carcassa del povero animale per effettuare la necroscopia e sapere con certezza le cause della morte.
Un grande dispiacere si respirava nell'aria ma non è stato possibile far null'altro, essendo l'animale già morto. É triste notare come questi animali, un tempo considerati sacri poiché simbolo di unione fra cielo e terra, oggi appaiono minacciati dall'attività indiscriminata dall'uomo e ancor più triste è constatare che sempre più spesso purtroppo è l'Adriatico a farsi scenario di questa ecatombe senza resa.