Spot Cei, presenti don Leonardo Sgarra e don Francesco Paolo Doronzo

On air a novembre la campagna 2022 declinata su tv, web e stampa

mercoledì 23 novembre 2022
Tra i 33mila preti diocesani segnaliamo in Puglia, a Barletta, don Leonardo Sgarra, parroco del Cuore Immacolato di Maria, e don Francesco Paolo Doronzo, parroco di S. Maria degli Angeli, impegnati a tracciare le strade dell'incontro e della condivisione tra i più giovani.

Testimoni del Vangelo, ogni giorno ci offrono il loro tempo, ascoltano le nostre difficoltà e incoraggiano percorsi di ripresa. Sono i nostri sacerdoti che si dedicano a tempo pieno ai luoghi in cui tutti noi possiamo sentirci accolti e si affidano alla generosità dei fedeli per essere liberi di servire tutti.
Le Offerte rappresentano un modo per esprimere il nostro grazie a coloro che non solo rispondono alle molte emergenze innescate dalle crisi sociali ed economiche, ma sostengono quotidianamente i propri fratelli in difficoltà. I nostri preti, infatti, sono sempre al nostro fianco ma anche noi possiamo far sentire loro la nostra vicinanza.

#UNITIPOSSIAMO è l'hashtag della nuova campagna della Conferenza Episcopale Italiana che intende sensibilizzare i fedeli e si sofferma sul valore della donazione. I sacerdoti non sono i soli protagonisti, ma condividono questo ruolo con l'intera comunità.
«La campagna 2022 fa perno sulla comunità e sul suo valore nella società. Abbiamo pensato che fosse giusto ed efficace dare spazio e visibilità - spiega il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni - non solo ai sacerdoti ma anche a quelle realtà che, grazie ai propri pastori, sono sempre più unite nei valori cristiani, e che senza il loro prezioso punto di riferimento non potrebbero sopravvivere. Lo spot ruota intorno al concetto dell'unione e degli obiettivi che si possono raggiungere insieme.»

Ideata e prodotta da Casta Diva Group la campagna della Conferenza Episcopale Italiana https://www.unitineldono.it/unitipossiamo/, on air da novembre, si snoda tra spot tv, radio, web, stampa e racconta, attraverso scorci di vita quotidiana, il ruolo chiave della "comunità": dalle attività del doposcuola alle partite di calcio nell'oratorio, dall'impegno dei volontari a quello degli anziani, dall'assistenza all'ascolto dei più bisognosi.
Comunità che sono vere e proprie protagoniste, motori delle numerose attività, coese intorno al proprio parroco, un amico cui rivolgersi nel momento del bisogno e con cui condividere i momenti importanti della propria vita.
Don Leonardo Sgarra_ dalla pagina Fb della parrocchia Cuore Imamcolato di Maria
Don Francesco Paolo D'Oronzo
Benedizione del cantiere dell'oratorio della parrocchia Cuore Immacolato di Maria Barletta_ dalla pagina fb della parrocchia
Un'attività che vede i sacerdoti impegnati anche nello svelamento di quei bisogni che non sempre i diretti interessati riescono a manifestare in maniera esplicita. Lo sanno bene don Leonardo Sgarra, parroco del Cuore Immacolato di Maria, e don Francesco Paolo Doronzo, parroco di S. Maria degli Angeli, entrambi della Diocesi di Trani Barletta Bisceglie, che esprimono il servizio sacerdotale nella cura riservata all'incontro e alla comunione tra i più giovani. Due sacerdoti profondamente radicati nel territorio: don Leonardo è nato proprio a Barletta nel 1974 e lo scorso 29 settembre ha festeggiato il ventiduesimo anniversario di sacerdozio; don Francesco è nato a Trani nel 1980 e ha compiuto il suo percorso di studi in Puglia, frequentando il Liceo "Leonardo da Vinci" di Bisceglie e l'Istituto Teologico Pugliese di Molfetta. Tra le realtà parrocchiali che guidano è nata un'appassionante esperienza di confronto e condivisione.

«La comunità Cuore Immacolato di Maria ringrazia la parrocchia Santa Maria degli Angeli per l'accoglienza a vivere insieme l'oratorio estivo – spiega don Leonardo –, la collaborazione, la fraternità, la gioia, l'amicizia in questa esperienza hanno lasciato in tutti noi un segno e un seme: la comunione!»

Un'unione nata dall'esigenza provvisoria di uno spazio poiché è in costruzione il nuovo oratorio San Giovanni Bosco, progetto sostenuto dall'8x1000 alla Chiesa cattolica. Questa collaborazione è cresciuta e adesso potrebbe proseguire anche oltre il periodo estivo. La storia era infatti cominciata l'estate scorsa, quando il Cuore Immacolato di Maria, in vista delle attività oratoriane che solitamente fervono nelle parrocchie alla fine della scuola, aveva esplicitato la necessità di un luogo adeguato o di condividerne uno esistente. Da qui lo sviluppo della solidarietà interparrocchiale - fortemente sostenuta da don Cosimo Curatolo – vicario diocesano per il clero – e il grande servizio compiuto dagli animatori parrocchiali che, con la guida dei due sacerdoti, hanno saputo rendere indimenticabile questa conoscenza.

Una collaborazione che si è costruita passo dopo passo per segnare un cammino da percorrere insieme. «La difficoltà iniziale – racconta don Francesco a Sabina Leonetti sul sito Unitineldono.itè stata soprattutto quella dell'ampia fascia di età dei ragazzi coinvolti, dai 4 a14 anni. Abbiamo dovuto confrontarci con loro e spesso adattarci al loro modo di vivere, alle loro esigenze, alle precedenti esperienze d'animazione di ciascuno, cercando continuamente una sintonia».

Un'intesa sviluppata a partire da un comune senso territoriale, visto che entrambe le parrocchie esistono nello storico quartiere barlettano di Barberini, un luogo della città che andò popolandosi nel corso del dopoguerra e che in tempi più recenti è stato raccontato dalla cronaca per fatti di violenza e di sangue. Anche per questo servono presidi di condivisione e legalità, opere educative che possano creare, tramite uno spazio fisico, come già sperimentato nel corso del progetto inter-parrocchiale, un'unione e una condivisione tra bambini, giovani, e famiglie.

Lo ricorda don Leonardo richiamandosi nello spirito di San Giovanni Bosco che amava dire: «Dobbiamo formare buoni cristiani e onesti cittadini». «Alla nostra parrocchia e al nuovo erigendo oratorio - conclude il Don - il compito di tenere accesa nel quartiere Barberini la fiaccola della speranza e della vita per consegnarla alle generazioni future». Intanto, lo scorso 2 ottobre, è stata posta la prima pietra del nuovo Oratorio, dedicato a San Giovanni Bosco, alla presenza dell'arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, Leonardo D'Ascenzo.

Non solo video ma anche carta stampata per la campagna #UNITIPOSSIAMO.
"Ci sono posti che esistono perché sei tu a farli insieme ai sacerdoti" o "Ci sono posti che non appartengono a nessuno perché sono di tutti" sono alcuni dei messaggi incisivi al centro della campagna stampa, pianificata su testate cattoliche e generaliste, che ricorda nuovamente i valori dell'unione e della condivisione. Sono posti dove si cerca un aiuto, un sorriso, una mano, un'opportunità, o, semplicemente un amico. «Sono i posti dove ci sentiamo parte di una comunità».

Sul web e sui social sono previste alcune pillole video "Perché dono", brevi filmati in cui alcuni donatori spiegano il perché della loro scelta di sostenere i sacerdoti e il rilievo che questi assumono nelle loro vite. Giovani, adulti, anziani con l'obiettivo comune di contribuire a sostenere i nostri preti, figure umili ma straordinarie.
A supporto della nuova campagna anche la pagina https://www.unitineldono.it/dona-ora/ in cui sono indicate le modalità per le donazioni.

Le Offerte per i sacerdoti, diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, sono espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano. L'Offerta è nata come strumento per dare alle parrocchie più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della 'Chiesa-comunione' delineata dal Concilio Vaticano II.
Le donazioni vanno ad integrare la quota destinata alla remunerazione del parroco proveniente dalla raccolta dell'obolo in chiesa. Ogni sacerdote infatti può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il proprio sostentamento, pari a circa 7 centesimi al mese per abitante. In questo modo, nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario.

Destinate all'Istituto Centrale Sostentamento Clero, le offerte permettono di garantire, in modo omogeneo in tutto il territorio italiano, il sostegno all'attività pastorale dei sacerdoti diocesani. Da oltre 30 anni, infatti, questi non ricevono più uno stipendio dallo Stato, ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento.
Le offerte raggiungono circa 33.000 sacerdoti al servizio delle 227 diocesi italiane e, tra questi, anche 300 preti diocesani impegnati in missioni nei Paesi del Terzo Mondo e circa 3.000, ormai anziani o malati dopo una vita spesa al servizio degli altri e del Vangelo.