Serata di musica e solidarietà alla Chiesa di Sant’Andrea di Barletta

Un viaggio musicale alla ricerca dei valori della vita. Il ricavato andrà alla missione di padre Saverio Paolillo

giovedì 30 dicembre 2010 19.37
Si è svolto presso la Chiesa di Sant'Andrea di Barletta il concerto di solidarietà "Una luce nella notte", con lo scopo di raccogliere fondi da devolvere alla realizzazione di progetti per il recupero di ragazzi di strada in Brasile. L'orchestra "Giovani musicisti di Bardulos", composta tutta da giovanissimi musicisti barlettani tra i 16 e i 23 anni, composta da violini, fiati, pianoforte e arpa, oltre alla bella voce del soprano Maria Misuriello, ha eseguito classici della tradizione natalizia come "Night in Bethlehem" e brani tratti da opere di grandi musicisti come Verdi e Mozart.

L'orchestra, che ha sede nella Chiesa di Sant'Agostino, è nata da un'idea di Pasquale Somma, che ne è l'attuale direttore e, se pur composta da ragazzi giovanissimi, ha già avuto modo di esibirsi anche fuori Barletta.

Il ricavato delle offerte fatte dal pubblico è andato alla missione brasiliana di Padre Saverio Paolillo, missionario comboniano barlettano che a Vitòria, città di poco più di trecentomila abitanti sulla costa centrale del Brasile, svolge la sua missione che accoglie e cerca di togliere dalla strada circa duemila bambini e adolescenti in nove differenti centri. In queste strutture si svolgono diverse attività il cui obiettivo primario è dare la possibilità a tutti i ragazzi di frequentare serenamente la scuola e di offrire loro un'alternativa alla vita di strada. Inoltre, con l'aiuto di insegnanti locali, si cerca di insegnare un mestiere ai ragazzi – si va dai laboratori di pasticceria e panetteria, a quelli di elettrotecnica e sartoria – che dopo i diciotto anni vengono accompagnati, con l'aiuto della missione stessa, dalla comunità verso una vita indipendente al di fuori del centro.

Iniziative come questa, che uniscono alla bellezza della musica anche la possibilità di farci conoscere le difficoltà di realtà come quella brasiliana, così distante da noi e dai nostri problemi, aiutano a non chiuderci nella nostra "piccola realtà" e a farci capire la varietà e complessità del mondo, migliorandoci. A unire, nella solidarietà, è la musica che, come ci ricorda il grande violinista italiano Uto Ughi, "ha una fondamentale componente spirituale. Rende meno arida, meno egoista, meno violenta la società". E questo è quello che è accaduto ieri.