Sede Avis Barletta, «bene il no al trasferimento»

Interviene Antonucci; «servono soluzioni condivise» dice Damascelli

giovedì 30 luglio 2015
«Accolgo con soddisfazione l'annuncio della Direzione Generale della Asl Bat di sospendere la decisione di trasferire la sede sociale dell'Avis di Barletta dal distretto socio-sanitario di Piazza Umberto I». Lo afferma il Vicepresidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Luigi Antonucci, che proprio nei giorni scorsi aveva scritto al Direttore Generale della Asl Bat, Ottavio Narracci, per esprimere il profondo disagio rispetto all'ipotesi di trasferimento. «Come avevo auspicato - aggiunge il Vicepresidente Antonucci - il buonsenso ha prevalso rispetto a motivazioni di carattere economico che avevano indotto la Direzione Generale della Asl ad optare per il trasferimento della sede. Attività di volontariato quali quella che l'Avis di Barletta profonde da anni con grande impegno e passione andrebbero sostenute e potenziate. Per questo ci auguriamo che il mancato trasferimento della sede di Piazza Umberto sia una scelta definitiva e non momentanea».

Sull'argomento è intervenuto anche il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli: "Quello che è accaduto a Barletta, dove si è prospettato lo sfratto delle associazioni di volontariato come l'Avis, merita l'attenzione del governo regionale: un'azienda sanitaria può, in autonomia, decidere di far chiudere di fatto i battenti a chi svolge funzioni sociali rilevantissime sul territorio? Il direttore generale – aggiunge - sembra ora predisposto al dialogo e ad un eventuale passo indietro. Questa è senza dubbio una buona notizia, ma si tratta di uno stop momentaneo nell'attesa di una decisione e nella speranza che questa venga maturata in un clima di condivisione. C'è bisogno, però, di una soluzione stabile non solo per l'Avis ma per tutte le realtà che si dedicano al sociale in Puglia. Per questo –conclude Damascelli- mi appello all'assessore alle Politiche Sociali, affinché convochi i direttori generali delle Asl pugliesi per verificare la disponibilità dei luoghi a disposizione delle associazioni e risolvere le eventuali criticità, sia a Barletta sia in altri territori".