Savella (M5S): «Barletta chiede legalità, la politica dia l'esempio»
Un appello al rispetto rivolto a tutti i candidati
martedì 4 novembre 2025
«Barletta è attraversata da un periodo di forte preoccupazione per l'ordine pubblico, con una percezione di insicurezza tra i cittadini che si è intensificata a seguito dei gravi e ripetuti episodi di cronaca delle ultime settimane. Si tratta di un fenomeno, purtroppo, sempre più diffuso nell'intero territorio provinciale» scrive l'esponente pentastellato Luca Savella, candidato al Consiglio Regionale per le elezioni 2025.
«L'episodio che più di tutti ha innescato una reazione corale è stato il ferimento a colpi d'arma da fuoco di Giuseppe Dibari, stimato presidente del Comitato di quartiere 167. A questo si aggiungono i fenomeni di microcriminalità e la presenza di baby gang in zone nevralgiche come l'area verde del Castello, i Giardini De Nittis e il Parco dell'Umanità. Ultimi in ordine di tempo, ma non meno preoccupanti, i fenomeni di inciviltà e violenza culminati in episodi come il lancio di petardi e uova nella notte di Halloween, creando panico e disagio tra i residenti.
La città ha iniziato un acceso dibattito sulla necessità di ripristinare pienamente la legalità in alcune aree contrastando fenomeni come la criminalità e il degrado. In un contesto in cui tutti invocano un maggiore rispetto delle regole, è fondamentale che la politica dia l'esempio, soprattutto in questo periodo di intensa campagna elettorale.
Come candidato mi appello, pertanto, a tutti i candidati e le candidate alle prossime elezioni regionali. Rispettiamo gli spazi previsti per legge nelle plance installate per l'affissione dei manifesti. L'attacchinaggio selvaggio, ovvero l'usanza di posizionare i manifesti negli spazi altrui, è una cattiva prassi.
Che idea di legalità diamo? Come può la politica chiedere maggiore legalità e rispetto delle norme alla cittadinanza, se poi è incapace di dare l'esempio sulle regole più basilari?
Io, come candidato alle prossime elezioni regionali con il Movimento 5 Stelle, mi atterrò rigorosamente alle regole, ponendo i miei manifesti personali solo nelle plance a me attribuite per legge. Spero che, in nome di quella legalità che tutti dichiarano di difendere, si vogliano rispettare i propri spazi e dare un piccolo, ma significativo esempio di correttezza e legalità a tutta la comunità».
«L'episodio che più di tutti ha innescato una reazione corale è stato il ferimento a colpi d'arma da fuoco di Giuseppe Dibari, stimato presidente del Comitato di quartiere 167. A questo si aggiungono i fenomeni di microcriminalità e la presenza di baby gang in zone nevralgiche come l'area verde del Castello, i Giardini De Nittis e il Parco dell'Umanità. Ultimi in ordine di tempo, ma non meno preoccupanti, i fenomeni di inciviltà e violenza culminati in episodi come il lancio di petardi e uova nella notte di Halloween, creando panico e disagio tra i residenti.
La città ha iniziato un acceso dibattito sulla necessità di ripristinare pienamente la legalità in alcune aree contrastando fenomeni come la criminalità e il degrado. In un contesto in cui tutti invocano un maggiore rispetto delle regole, è fondamentale che la politica dia l'esempio, soprattutto in questo periodo di intensa campagna elettorale.
Come candidato mi appello, pertanto, a tutti i candidati e le candidate alle prossime elezioni regionali. Rispettiamo gli spazi previsti per legge nelle plance installate per l'affissione dei manifesti. L'attacchinaggio selvaggio, ovvero l'usanza di posizionare i manifesti negli spazi altrui, è una cattiva prassi.
Che idea di legalità diamo? Come può la politica chiedere maggiore legalità e rispetto delle norme alla cittadinanza, se poi è incapace di dare l'esempio sulle regole più basilari?
Io, come candidato alle prossime elezioni regionali con il Movimento 5 Stelle, mi atterrò rigorosamente alle regole, ponendo i miei manifesti personali solo nelle plance a me attribuite per legge. Spero che, in nome di quella legalità che tutti dichiarano di difendere, si vogliano rispettare i propri spazi e dare un piccolo, ma significativo esempio di correttezza e legalità a tutta la comunità».