San Ruggero, le parole dell'arcivescovo D'Ascenzo e di cardinal Monterisi

Messaggi di fratellanza e civiltà nel giorno delle celebrazioni del santo patrono di Barletta

sabato 30 dicembre 2017 22.40
Come sempre, gremita di fedeli la Chiesa di San Ruggero in Barletta, in occasione del solenne pontificale presieduto da S. Em. il Cardinale Francesco Monterisi nel giorno della solennità di San Ruggero, Patrono di Barletta e dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. Presenti anche numerose autorità civili e militari.

All'inizio della celebrazione, Mons. Giuseppe Pavone, Amministratore Diocesano, ha letto il messaggio che S.E. Mons. Leonardo D'Ascenzo, Vescovo eletto di Trani-Barletta-Bisceglie, ha inviato alla comunità ecclesiale per la solennità: "Carissimi tutti, più che un messaggio, il mio vuole essere un semplice saluto. Un saluto a Sua Em.za il Card. Francesco Monterisi al quale mi permetto di chiedere una preghiera e una benedizione particolare per il ministero che tra non molto inizierò a vivere nella Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth. Saluto la comunità delle Monache benedettine, custodi del corpo del Santo. Chiedo una preghiera per me. Un affettuoso saluto e augurio a tutte le persone che oggi festeggiano il Santo Patrono, Ruggero. Ci ottenga, attraverso la sua intercessione, un cuore buono, grande, aperto al Signore Gesù che viene in mezzo a noi. Un cuore aperto a tutti i nostri fratelli attraverso i quali lo stesso Gesù ci fa visita. Presto sarò con voi e insieme cammineremo come discepoli di Gesù per crescere nella vita animata dal suo Vangelo. A tutti chiedo di accompagnarmi con la preghiera. Un caro saluto. Grazie e buona festa! Con affetto".

Il Cardinale Francesco Monterisi, nella sua omelia, dopo avere espresso i saluti ai presenti (Amministratore Diocesano, sacerdoti, diaconi, seminaristi, monache, autorità e fedeli tutti), ha subito fatto riferimento alle letture bibliche proposte dalla liturgia, ruotanti attorno alla figura del 'buon pastore'. "Egli è colui - ha affermato il Cardinale nella sua omelia - che parla in nome di Dio, come il profeta Samuele, di cui abbiamo ascoltato la vocazione da parte del Signore ad essere profeta (prima lettura, Ger 1, 4-10). Buon pastore è colui che predica Gesù, il Signore, morto e risorto, come fa Paolo (seconda lettura, Cor 4,1-2.5-7). Nel brano evangelico (Gv 10,11-16), poi, abbiamo la descrizione minuziosa dell'identità del Buon pastore, colui che conosce tutte le pecore del proprio gregge, pronto a dare la propria vita per esse. Il Buon pastore per eccellenza è Gesù, il Signore, ma facendo riferimento all'odierna solennità buon pastore è stato San Ruggero". "Il nostro Patrono - ha continuato il Cardinale Monterisi – ha vissuto tempi difficili dal punto di vista politico, sociale ed ecclesiale (Canne, 1060-1129). Ha conosciuto la decadenza di Canne, di cui è stato Vescovo, ma si è distinto per la rinascita morale, sociale, spirituale del suo popolo, facendo della sua casa una casa di accoglienza per i poveri e senza tetto". "Per rimanere – ha proseguito il presule - nell'ambito del Buon pastore, dopo la dipartita improvvisa e dolorosa per noi di Mons. Giovan Battista Pichierri, che si è rivelato per tutti vero padre, sentiamoci impegnati nella preghiera per il nuovo Pastore che il Santo Padre ci ha donato e che, a breve, farà il suo ingresso in questa Arcidiocesi. Ma, la presente giornata sia occasione di profonda preghiera levata al nostro Patrono San Ruggero perché interceda presso il Signore per la nostra Barletta, che, nonostante le difficoltà, conserva in sé tante buone potenzialità: andiamo verso la scelta di un nuovo sindaco, che il popolo barlettano sappia scegliere la persona che abbia a cuore il bene comune di tutta la comunità; che per il progresso civico e morale sappiamo tutti darci un maggiore impegno quanto a rispetto delle regole, segno di civiltà, nella piccole cose e nei gesti quotidiani; soprattutto che si intensifichi il senso di compassione e carità per i poveri, pervenendo così ad un saggio equilibro tra giustizia e carità. E non manchiamo mai di volgere il nostro sguardo e la nostra preghiera alla Madonna dello Sterpeto".