Saldi, saldi, saldi, beati siano i saldi?

Al via a Barletta e in Puglia il 5 gennaio, ma tante "vendite promozionali" sono già in atto. Le denunce di Adiconsum e Codacons su scala nazionale

giovedì 3 gennaio 2013
A cura di Luca Guerra
Tra i tanti motivi per attendere con ansia l'avvio del nuovo anno, storicamente ve n'è uno meno "romantico" ma più utilitaristico degli altri: l'avvio dei saldi, quest'anno caratterizzato da una novità sul panorama nazionale. Il primo giorno feriale prima dell'Epifania per i saldi invernali, il primo sabato di luglio per quelli estivi: sono le date di partenza unificate in tutta Italia, frutto di un negoziato tra le Regioni. Quest'inverno i saldi invernali inizieranno dunque il 5 gennaio 2013. Faranno eccezione la Campania, Basilicata e Sicilia. che hanno deciso di anticipare i tempi, facendo partire le promozioni, gli sconti e i saldi nei negozi commerciali già a partire dal 2 gennaio. Anche in Valle d'Aosta si anticiperà la stagione, in quanto il periodo dei saldi è stato stabilito al 3 gennaio. In Puglia e a Barletta tutti in attesa della vigilia del giorno della "Befana", per riempire la propria personale "calza" di acquisti a prezzi convenienti. "Soldi, soldi, soldi, beati siano i soldi", si cantava nel 1986; "Saldi, saldi, saldi, beati siano i saldi" si canta oggi tirando la croce in un momento storico in cui la parola crisi ha conquistato con il riscontro dei fatti copertine e prime pagine.

Una "crepa" si fa però largo con il trascorrere dei giorni sulla liceità delle vendite a prezzi ridotti. Una denuncia recentemente portata alla luce da Adiconsum la certifica: «Quando arriverà il 5 gennaio, i consumatori meno fortunati troveranno ciò che resta dopo i saldi sommersi e nascosti». Vendite promozionali, saldi interni, riconoscenza per i clienti più affezionati: quanti acquirenti, già nei giorni a ridosso del Natale, avranno usufruito a Barletta e in Italia di questa formula di vendita al confine tra legalità e "astuzia"? Quanti furbetti avranno cercato di anticipare i saldi convenzionali con quelli "ad personam"? Parecchi, verrebbe da pensare guardando alle vetrine delle attività commerciali della nostra città. «Da molte settimane- prosegue la denuncia sul panorama nazionale di Adiconsum- i clienti più affezionati (e che hanno speso durante l'anno) ricevono mail, telefonate ed sms dai propri commercianti per sconti non dichiarati sulle proprie vetrine». Una situazione che magari sarà avvenuta anche a qualcuno tra i lettori di questo articolo nei giorni scorsi, chissà.

Nella penisola i saldi con durate che variano da un minimo di 2 settimane ad un massimo di 90 giorni. La regione che garantirà il periodo più lungo dei saldi è la Campania, dove le occasioni si protrarranno fino al 31 marzo. In Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Molise, Toscana, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, e nella provincia autonoma di Trento, la stagione invernale durerà non più di sessanta giorni. I saldi devono quindi ancora avere inizio, ma c'è già chi vuole mandarli in pensione. E' il caso del presidente del Codacons Carlo Rienzi: Il primo allarme lo lancia il Codacons, che come ogni anno diffonde lo studio ufficiale sui saldi invernali. «Crediamo sia giunta finalmente l'ora di liberalizzare gli sconti e introdurre giornate di vendite promozionali straordinarie come avviene all'estero». La corsa alle buste e all'ultimo sconto è pronta ad avere il via, saranno più i "vinti" o i "vincitori"?
(Twitter: @GuerraLuca88)