Saldi invernali, «perchè non spostarli a febbraio?»

Unimpresa Bat: «I commercianti sono d'accordo»

domenica 3 gennaio 2016
«In questi giorni, in queste ore, sui social ma anche su gruppi privati e pubblici la discussione si sta facendo sempre più insistente e riguarda la stagione dei saldi ormai prossimi - si legge in un comunicato stampa di Unimpresa Bat - Sarà stato il contestato ed illegittimo Black Friday fuori tempo delle grandi catene commerciali e della grande distribuzione organizzata piuttosto che i saldi sottobanco nel periodo natalizio sta di fatto che i commercianti non ci stanno e chiedono una disciplina più organica, più consona e meno dispersiva di quelli che una volta erano i "saldi di fine stagione", che riguardavano prodotti a carattere stagionale o di moda da esitare entro un certo periodo di tempo essendo suscettibili di notevole deprezzamento od obsolescenza qualora non vengano venduti entro tale periodo.

In pratica tutto il contrario di quanto accade oggi specie in un territorio, come quello della Provincia di Barletta Andria Trani, della Puglia ma dell'intero Paese dove la stagione invernale appena ora sta dando i suoi primi segnali di arrivo. Commercianti quindi perfettamente in sintonia con quanto sostenuto dall'Associazione di Categoria Unimpresa Bat che da anni sta sottolineando la necessità che i saldi si tengano nel periodo più estremo rispetto alla stagione invernale quindi, sottolinea il Presidente Savino Montaruli, per esempio potrebbero interessare l'intero mese di febbraio senza minimamente intaccare e stravolgere i consumi natalizi e quelli immediatamente successivi nel periodo invernale.

In alternativa, ha dichiarato Montaruli, sosteniamo da anni anche una possibile liberalizzazione di queste forme di vendita ma qui la questione è un poco più complessa e va ben al di la delle dichiarazioni strumentali di chi sventola a tempo una bandiera che non vuole tenere alzata nei momenti opportuni quando ritrae la manina e torna nel branco. La questione è quindi aperta ed attuale e va comunque affrontata anche perché il malumore è crescente e la necessità di un confronto serrato ed approfondito non è più rinviabile, dicono da Unimpresa Bat.