Rete Civica: «Del “percorso partecipato” sul PUMS nessuna traccia»

La nota di Giuseppe Calabrese, Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella

venerdì 12 dicembre 2025 9.06
«Il cosiddetto "percorso partecipato" sul PUMS – il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – doveva essere la grande occasione per coinvolgere i cittadini nelle scelte strategiche sulla città. Incontri pubblici, tavoli tematici, promesse di trasparenza, l'ennesima sfilata istituzionale per dire: "Stiamo ascoltando la città." E invece, a distanza di mesi, non sappiamo più nulla. Zero documenti. Zero aggiornamenti. Zero restituzione. Un silenzio totale che dimostra una sola cosa: la partecipazione, per questa amministrazione, è solo un costume da indossare quando serve a coprire l'assenza di idee». Così i referenti di Rete Civica, Giuseppe Calabrese, Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella.

«Mentre la città aspetta risposte sul PUMS – risposte dovute, non opzionali – l'amministrazione sembra impegnata in attività molto più urgenti e appaganti: tagliare nastri, inaugurare cantieri, benedire lavori la cui reale necessità resta quantomeno discutibile. Ormai è un format: problemi veri = silenzio, questioni strategiche = rinvii, PUMS = sparito dal radar, ma davanti a un cantiere… ecco la corsa al selfie istituzionale.

Peccato che la città non funzioni con le cerimonie, ma con le soluzioni.

E mentre si aprono cantieri come fossero album di figurine – uno qui, uno lì, uno giusto in tempo per la foto – Barletta continua a convivere con problemi enormi: sicurezza nelle periferie, mobilità inesistente, trasporti pubblici carenti, quartieri dimenticati, disservizi, degrado, tassazione soffocante.

Quelli sì che meritano attenzione. Quelli sì che andrebbero affrontati con urgenza. Ma evidentemente non sono abbastanza utili per un'inaugurazione.

Rete Civica lo ribadisce con forza: la città merita un'amministrazione che lavori sui contenuti, non sulle quinte scenografiche. Che restituisca ciò che promette, non che smarrisca processi partecipativi come se fossero documenti ingombranti. Che affronti i problemi, non che li copra con qualche metro di nastro rosso.

Per questo chiediamo, con la fermezza che ci contraddistingue: che fine ha fatto il percorso partecipato del PUMS? Perché non è stato prodotto un documento pubblico? Perché la città non è stata aggiornata?

La partecipazione non è un atto di cortesia: è un dovere. E la mobilità non è un tema da nascondere sotto il tappeto mentre si allestiscono nuovi set fotografici.

Rete Civica continuerà a fare ciò che l'amministrazione si ostina a non fare: tenere gli occhi aperti, informare i cittadini e pretendere serietà.

Perché Barletta non si governa con i selfie, ma con la responsabilità».