Residenti via Andria esenti solo da TARI, Coalizione Civica: «Non ancora soddisfatti»

I consiglieri proponevano l’esenzione del pagamento dell’addizionale IRPEF: bocciata dalla maggioranza

martedì 31 dicembre 2019 10.00
«Con il gruppo di Coalizione Civica in data 21 dicembre proponevamo l'esenzione del pagamento dell'addizionale IRPEF e della TARI per i residenti e le imprese ubicate nelle aree interessate dai disagi causati dal cantiere di Via Andria. Il nostro intervento era teso a rompere il silenzio più totale da parte della politica e ad avanzare alcune proposte per alleviare i giganteschi problemi a cui i residenti di via Andria e via Callano devono far fronte da circa un anno - scrivono i consiglieri di Coalizione Civica: Carmine Doronzo, Michelangelo Filannino, Ruggiero Quarto».

«A seguito di quel comunicato stampa abbiamo dato seguito alla nostra proposta, presentando in data 30 dicembre un atto di indirizzo in Consiglio Comunale attraverso il quale abbiamo richiesto di modificare i regolamenti riguardanti le tariffe 2020 con l'impegno di prevedere esenzioni o quanto meno riduzioni superiori al 50%. Durante lo svolgimento del Consiglio, con sommo sbigottimento, abbiamo assistito alla bocciatura del nostro atto di indirizzo da parte della maggioranza del sindaco Cannito che, successivamente, presentava un opposto atto di indirizzo che, pur prendendo spunto dalla nostra proposta, la limitava alla sola TARI e prevedeva una riduzione che non superasse il 50%. Qualcuno direbbe "meglio feriti che morti", certamente, ma si fa molta fatica a comprendere le ragioni di tale scelta.

Oggi non possiamo che essere soddisfatti per aver portato in Consiglio Comunale i problemi a lungo denunciati con scarsi risultati dai residenti e per aver dato avvio ad un primo riconoscimento del danno subito, ma al tempo stesso esprimiamo insoddisfazione per la soluzione adottata dai consiglieri di maggioranza che limita al minimo il ristoro che noi avevamo proposto e, di fatto, aggiunge un nuovo paradossale tassello alla storia infinita di chi chiede una cosa molto semplice: non essere prigioniero nella propria città».