Relazione della Ragioneria dello Stato, Cascella replica a Damiani
Relazione inviata il 26 maggio, ma i contenuti restano ignoti
venerdì 18 luglio 2014
00.00
Leggermente scalfito il silenzio sulle azioni conseguenti alla relazione della Ragioneria dello Stato, ricevuta dal Comune di Barletta nello scorso mese di ottobre. Il sindaco Cascella infatti ha replicato scrivendo al consigliere Damiani, che nei giorni scorsi aveva chiesto delucidazioni in merito.
«Una relazione tecnica è stata inviata lo scorso 26 maggio dal dirigente delle Risorse Umane del Comune di Barletta agli appositi servizi ispettivi del Ministero dell'Economia e Finanze e alla Corte dei Conti - ha comunicato Cascella - Sono state avanzate controdeduzioni su 24 dei 30 rilievi sollevati, con la riserva di una integrazione sui punti riguardanti particolari rilievi su eventi la cui ricostruzione ha mostrato oggettive difficoltà per la incompiutezza dei procedimenti o per l'indeterminatezza degli elementi acquisiti.
In particolare, al fine di rendere delle risposte il più possibile esaustive, vista anche la complessità di alcune questioni che hanno interessato l'Amministrazione negli anni passati, l'ufficio preposto ha chiesto riscontri anche ai dirigenti dell'epoca sia per memoria storica, sia per la diretta responsabilità nell'adozione di atti che l'ispettore ha contestato al Comune di Barletta. Nel frattempo, gli uffici hanno continuato ad approfondire le tematiche attinenti alle contestazioni, al fine di fornire comunque alla Ragioneria Generale dello Stato le proprie valutazioni di riscontro. Dal punto di vista delle procedure è stata espressa la piena disponibilità dell'Amministrazione ad ottemperare anche ad eventuali nuove richieste di chiarimenti e/o integrazioni da parte degli ispettori della Ragioneria Generale dello Stato per definire, una volta per tutte, eventuali responsabilità».
Alcune domande sorgono però spontanee. Perché a fine maggio non si è data notizia alla città dell'invio di tali controdeduzioni? Perché non vengono resi noti, nemmeno in estrema sintesi o con un mero indice tematico, i contenuti del documento di risposta, quando invece della relazione sono state pubblicate le trenta tipologie di contestazione? In questi mesi infatti sulla questione non vi è stato altro che il silenzio, ora leggermente ridimensionato, ma non certo svanito.
«Una relazione tecnica è stata inviata lo scorso 26 maggio dal dirigente delle Risorse Umane del Comune di Barletta agli appositi servizi ispettivi del Ministero dell'Economia e Finanze e alla Corte dei Conti - ha comunicato Cascella - Sono state avanzate controdeduzioni su 24 dei 30 rilievi sollevati, con la riserva di una integrazione sui punti riguardanti particolari rilievi su eventi la cui ricostruzione ha mostrato oggettive difficoltà per la incompiutezza dei procedimenti o per l'indeterminatezza degli elementi acquisiti.
In particolare, al fine di rendere delle risposte il più possibile esaustive, vista anche la complessità di alcune questioni che hanno interessato l'Amministrazione negli anni passati, l'ufficio preposto ha chiesto riscontri anche ai dirigenti dell'epoca sia per memoria storica, sia per la diretta responsabilità nell'adozione di atti che l'ispettore ha contestato al Comune di Barletta. Nel frattempo, gli uffici hanno continuato ad approfondire le tematiche attinenti alle contestazioni, al fine di fornire comunque alla Ragioneria Generale dello Stato le proprie valutazioni di riscontro. Dal punto di vista delle procedure è stata espressa la piena disponibilità dell'Amministrazione ad ottemperare anche ad eventuali nuove richieste di chiarimenti e/o integrazioni da parte degli ispettori della Ragioneria Generale dello Stato per definire, una volta per tutte, eventuali responsabilità».
Alcune domande sorgono però spontanee. Perché a fine maggio non si è data notizia alla città dell'invio di tali controdeduzioni? Perché non vengono resi noti, nemmeno in estrema sintesi o con un mero indice tematico, i contenuti del documento di risposta, quando invece della relazione sono state pubblicate le trenta tipologie di contestazione? In questi mesi infatti sulla questione non vi è stato altro che il silenzio, ora leggermente ridimensionato, ma non certo svanito.
Tra i rilievi riportati nella relazione (il cui sintetico elenco è presente nelll'introduzione resa nota, che riproponiamo in allegato), ricordiamo ci sono:
- mancato rispetto del principio di riduzione della spesa del personale
- irregolarità varie nell'assunzione di personale dirigenziale
- illegittimo riconoscimento di compenso a dirigente
- irregolare conferimento di incarichi co.co.co.
- mancata adozione dei provvedimenti in materia di mobilità del personale
- illegittima attribuzione di incarichi a dipendenti con qualifica dirigenziale svolgenti le medesime funzioni presso altra Amministrazione e mancanza del titolo per la corresponsione di indennità e altri emolumenti
- irregolare determinazione della retribuzione di posizione spettante al personale con qualifica dirigenziale (incongrua generale attribuzione della graduazione più elevata) e ai dipendenti incaricati di posizione organizzativa
- irregolare attribuzione della retribuzione di risultato spettante ai dipendenti incaricati di posizione organizzativa e di alta professionalità
- violazione normativa in materia di progressioni orizzontali
- impegno e pagamento di somme per attività non riscontrate (in difetto dell'atto di liquidazione)
- liquidazione compensi professionali a favore degli avvocati comunali in difetto dell'indicazione del titolo
- impropria e incongrua determinazione della maggiorazione della retribuzione di posizione spettante al Segretario generale
- corresponsione della retribuzione di risultato del Segretario generale in difetto dei necessari presupposti