Questione Lidl, l'intervento di Francesco Mazzola di Italia Nostra Onlus

«Il cantiere della Lidl rappresenta una vera e propria discarica di “rifiuti da costruzione e demolizione»

venerdì 6 agosto 2021 11.40
L' avvocato Francesco Mazzola, socio della sezione locale di Italia Nostra ha così riportato: «In attesa di conoscere le determinazioni del Comune di Barletta in merito al ricorso straordinario al Capo dello Sato notificato ad istanza di Italia Nostra Onlus avverso i titoli abilitativi rilasciati in favore della Lidl Italia s.r.l., apprendiamo con favore e con qualche perplessità, che l'ente comunale ha provveduto all'annullamento in autotutela sia del PAU n. 01/2020 e relativa voltura prot.18127 del 10.03.2021, sia dell'atto endoprocedimentale edilizio n. 18/2020, sia del Pd.C. in sanatoria n. 39/2018 (annullato parzialmente).

La soddisfazione deriva, comprensibilmente, dal fatto che lo sfregio dell'area interessata dall'intervento edilizio e commerciale e, ovviamente, del Castello, almeno per il momento, è stato scongiurato grazie alla fondamentale e determinante iniziativa del comitato spontaneo Salviamo il Castello ed alla meritevole e coraggiosa iniziativa giudiziaria di Italia Nostra Onlus – sede di Barletta, particolarmente attenta – a differenza di altri soggetti – alla tutela del patrimonio storico, ambientale ed architettonico locale. Le perplessità, invece, discendono alla sciagurata decisione dei due settori competenti (SUED e SUAP) di ignorare letteralmente, in sede di annullamento, le gravissime criticità ed i profili di illiceità/illegittimità contenuti nel ricorso straordinario al Capo dello Sato che, a mio sommesso parere, rappresentano anche notitia criminis da rimettere direttamente alla Procura della Repubblica per le valutazioni del caso.

Ma di tale omissione e disinteresse, chi di competenza dovrà dare adeguate spiegazioni nelle sedi competenti. Allo stato constatiamo che la Lidl s.r.l., nella assoluta indifferenza del Comune di Barletta, della ASL competente e del N.O.E. – almeno per quanto noto a chi scrive – ha abbandonato cumuli di macerie nell'area di cantiere, con quanto ne consegue sia per i fenomeni di dilavazione determinati dalle piogge, sia per lo spandimento delle relative polveri in tutta l'area circostante, a causa del forte vento.

Ora, indipendentemente dai rischi di inquinamento (anche visivo), che vanno a sommarsi agli orrori di cui la Città e la cittadinanza sono vittime da tempo, ritengo che, con l'annullamento dei titoli abilitativi, il cantiere della Lidl rappresenti una vera e propria discarica di "rifiuti da costruzione e demolizione", in violazione del D.lgs 152/2006 come modificato dal d.lgs. 116/2020. In ragione di ciò, ci aspettiamo un immediato intervento dell'ente comunale mediante ordinanza di rimozione delle macerie e pulizia del sito e, se del caso, degli altri organi preposti alla vigilanza ed al controllo nella specifica materia. Per questo motivo invito tutti coloro che leggeranno, ad avviare tutte le iniziative utili a compulsare il nostro Sindaco ad adottare i provvedimenti necessari ad evitare questo ulteriore scempio.

E ciò, aggiungo, anche in considerazione della circostanza - evidentemente non nota né al Sindaco, né ai politici e dirigenti che pontificano anche pubblicamente in materia di turismo – per cui la città brulica di turisti italiani e stranieri, cui andrebbe evitata l'orrenda visione.»