Questione D'Azeglio, il commento di Coalizione Civica

La nota di Carimne Doronzo e Michela Diviccaro

martedì 22 luglio 2025 12.03
«La vicenda della scuola Massimo D'Azeglio rappresenta oggi uno dei simboli più gravi del fallimento dell'Amministrazione Cannito nella gestione dei fondi pubblici e delle politiche educative cittadine. Dopo mesi di promesse, annunci e rinvii, è ormai ufficiale che i fondi del PNRR per l'adeguamento sismico della scuola sono stati definitivamente persi. La richiesta di proroga è stata respinta dal Governo, e a nulla sono valse le parole del Ministro Foti, responsabile PNRR, che ha "promesso" fondi statali alternativi senza fornire alcuna garanzia o dettaglio concreto. Siamo di fronte a una grave incertezza finanziaria che pesa interamente sulla comunità scolastica». Così i consiglieri di Coalizione Civica Carmine Doronzo e Michela Diviccaro.

«Intanto, la corsa contro il tempo per l'adeguamento della scuola Principe di Napoli si è rivelata una messa in scena inefficace: i lavori non sono nemmeno partiti, eppure il Comune insiste nel voler procedere al trasferimento degli alunni e del materiale scolastico, senza una sede pronta, senza un cronoprogramma reale e senza un progetto chiaro. In questa situazione di caos e improvvisazione, chi paga il prezzo più alto sono le bambine, i bambini, le famiglie e il personale scolastico, a cui viene chiesto di affrontare un trasloco nell'incertezza e nel disinteresse generale. Nessuna attenzione è stata dedicata ai bisogni educativi, alla stabilità, alla sicurezza e alla serenità che ogni scuola dovrebbe garantire.

Coalizione Civica sostiene e rilancia la proposta della Dirigente Scolastica Prof.ssa Concetta Corvasce che chiede di:

- Rinviare il trasferimento della scuola D'Azeglio fino a quando non vi sarà una data certa e documentata per l'avvio dei lavori, sostenuta da uno stanziamento ufficiale dei fondi statali annunciato e da un cronoprogramma definitivo.

- Coinvolgere attivamente la Comunità Scolastica in tutte le decisioni future, con aggiornamenti costanti e trasparenti.

- Capire quali lavori strutturali comprenderà il nuovo progetto, dopo che il Comune ha annunciato la rinuncia ai fondi Pnrr, ma non ha chiarito quali lavori saranno coperti dalla nuova progettazione.

A Barletta, il fallimento della gestione del PNRR non è solo una questione tecnica o amministrativa: è una scelta politica, che rivela l'incapacità di questa Amministrazione di tutelare il diritto allo studio, la programmazione pubblica e l'interesse collettivo. Chiediamo con forza che si fermi questo ennesimo atto di arroganza istituzionale e che si apra una vera fase di ascolto, trasparenza e responsabilità. La città non può permettersi altri errori sulla pelle delle nuove generazioni».