Querelle tra Cooperativa 7 rue e Dirigente Scommegna sui servizi ausiliari al Castello

Bufera sull’affidamento alla società Novamusa

martedì 20 maggio 2014
A cura di Paolo Doronzo
Dopo anni di vacanza dei servizi ausiliari in alcuni luoghi della Cultura di Barletta, come palazzo Della Marra, e dopo anni di affidamenti temporanei alla cooperativa affidataria di servizi ausiliari del castello, pareva essere giunti ad un punto di svolta in senso positivo. Ma le diatribe non si sono sopite con l'aggiudicazione del bando.

Botta e risposta sui mezzi d'informazione locali tra la cooperativa "7 rue" che in questi anni ha gestito i servizi ausiliari del castello e di altre strutture comunali con la lettera inviata al Prefetto della BAT, dott.ssa Clara Minerva, attraverso le parole di Giacomo Iodice, presidente della stessa cooperativa, a cui non ha tardato a dar risposta la dirigente comunale del Settore Beni e Servizi culturali, dott.ssa Santa Scommegna.

Il Comune, in seguito a bando di gara n. 51/11 con scadenza 30 gennaio 2011 per l'affidamento della "gestione dei servizi ausiliari del Castello e Museo Civico", ha affidato questi alla ditta Novamusa Srl, scalzando, di fatto, la "7 Rue". A tale gara ha partecipato la società Novamusa, allora SpA con sede in Messina con legale rappresentante il dott. Gaetano Mercadante, poi ha subìto modificazioni statutarie divenendo Srl con sede in Roma. La SpA, qualche giorno fa, è stata condannata dalla Corte dei Conti a pagare circa 19 milioni di euro alla Regione Sicilia, arrestando il suo presidente, attualmente scarcerato.

Questo il motivo della rimostranza sbandierata da Iodice sollecitando il Comune di Barletta a tornare sui suoi passi «non sottoscrivendo il contratto con Novamusa Srl». Con Determinazione Dirigenziale n. 579 del 28 aprile scorso l'attuale dirigente Scommegna ha di fatto concluso un iter iniziato da altri dirigenti. La Scommegna ha ribadito la correttezza del proprio operato, effettuando tutte le verifiche del caso, affermando «rivendico il più scrupoloso e corretto comportamento amministrativo» ritenendo lesive le valutazioni dello Iodice.