Quanto costano i servizi a domanda individuale al Comune di Barletta?

“Viaggio” nel rendiconto finanziario del 2011. L’analisi di spese e coperture sostenuti e derivanti a Palazzo di Città

giovedì 16 agosto 2012
A cura di Luca Guerra
Abbiamo spesso e volentieri parlato dei costi sostenuti da società sportive, associazioni di imprenditori o ancora studenti lavoratori per usufruire dei servizi che la nostra città "offre" o a volte tenta di offrire: esiste però anche il rovescio della medaglia, che è utile analizzare e valutare per "leggere" al meglio i servizi attuati dall'ente comunale, in particolare quelli a domanda individuale. I servizi a domanda individuale, pur avendo notevole rilevanza sociale presso la comunità, non sono previsti obbligatoriamente da leggi. Tali servizi, comprendenti 23 categorie differenziate, sono richiesti direttamente dai cittadini dietro il pagamento di una tariffa: tale prezzo non può essere inferiore a una percentuale di copertura del relativo costo, così come previsto dalle norme vigenti in merito alla finanza locale.

Tabella di rendiconto finanziario 2011 del Comune di Barletta
Nel 2011, stando al Rendiconto Finanziario reso noto dal Comune di Barletta in merito all'analisi dei servizi a domanda individuale, è possibile capire quali comportino maggiori spese per la cittadinanza: un dato comprensibile dalla differenza percentuale tra entrate e spese. Si scopre così che gli impianti sportivi portano una copertura del 12,91% sulla spesa totale, pari a oltre 365mila euro all'anno; discorso contrario per gli asili nido, che a fronte di 91.844 euro alla voce "entrate" presentano 120.586,81 euro di "spese", per una copertura pari al 76,16%. Costi, quelli dei Servizi a Domanda Individuale, che sono sopportati secondo il principio del "pareggio del bilancio": il costo del servizio, ove non coperto dal contributo diretto dell'utenza, va finanziato dal Comune con altre risorse.

Altri numeri di sicuro interesse: oltre ai settori che producono utili per natura, come i "parcheggi custoditi e parchimetri", ci sono altri che come i "teatri" e i "musei, gallerie e mostre" stentano a coprire da sé le proprie uscite, con spese ripagate in un caso del 19,43% e nel secondo del 7,80%. Soldi che però non bisogna stancarsi di spendere, considerando come la cultura valga (si spera) ancora più del portafogli. Complessivamente nel 2011 i Servizi a domanda individuale hanno reso nel 2011 934.451,62 € per delle spese pari a 3.921.427,54 €: non bisogna però spaventarsi del passivo, che è connaturato in tali servizi e che un Comune sa di dover sopportare in partenza. Un dato numerico globale, che acquisisce interesse se considerato alla luce dei risultati e delle "coperture", come testimoniato dai dati riportati in allegato.
(Twitter: @GuerraLuca88)