Province, da oggi Ventola è commissario della Bat

Assume anche le funzioni del Consiglio, fino alle prossime elezioni di fine settembre

lunedì 14 luglio 2014 13.00
A cura di Edoardo Centonze
Da oggi Francesco Ventola assume il ruolo di commissario della Provincia di Barletta-Andria-Trani, riunendo sotto di sé anche le funzioni del Consiglio provinciale. Comincia così il periodo di transizione che porterà a fine settembre, con l'elezione di secondo grado del nuovo Consiglio provinciale, alla nascita delle nuove province (temporanee o meno che siano, lo vedremo), come enti di secondo livello. L'art. 1 comma 14 della legge Delrio recita infatti: "Il presidente della provincia e la giunta provinciale (..) restano in carica, a titolo gratuito, fino al 31 dicembre 2014, per l'ordinaria amministrazione (..) e per gli atti urgenti e improrogabili; il presidente assume fino a tale data le funzioni del consiglio provinciale (..)". Questo vuol dire, nel caso della nostra provincia, che Francesco Ventola e la giunta provinciale prolungheranno il loro mandato di 6 mesi, fino al 31 dicembre, seppur per ordinaria amministrazione, e a titolo gratuito.

Il Ministero dell'Interno, in una circolare del 1 luglio, ha inviato agli Enti Locali le "Linee Guida" per la programmazione nelle prossime elezioni di secondo grado. Il Ministero ha individuato la data di domenica 28 settembre, dalle 8 alle 20, per lo svolgimento delle consultazioni per l'elezione dei nuovi consigli provinciali. I comizi elettorali dovranno essere indetti dal Presidente della Provincia entro 40 giorni prima il giorno delle votazioni, cioè entro il 19 agosto, nell'ipotesi consigliata del 28 settembre.

Il corpo elettorale (gli aventi diritto al voto) è costituito dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica. Nella Bat, il corpo elettorale che parteciperà a queste elezioni di secondo grado è composto da 269 persone, a fronte di un territorio di quasi 400mila abitanti. Sono eleggibili alla carica di consigliere, i sindaci e i consiglieri comunali, e in queste prime elezioni, anche i consiglieri provinciali uscenti (presidente uscente compreso). Questi ultimi godono quindi del diritto di elettorato passivo e non attivo. Sono eleggibili alla carica di presidente della provincia, i sindaci il cui mandato non scada nei 18 mesi successivi al giorno delle elezioni, (circostanza che nel caso della Bat esclude dalla competizione il sindaco di Andria Giorgino, in scadenza di mandato nel 2015), e in queste prime elezioni, anche i consiglieri provinciali uscenti (presidente uscente compreso).

Il nuovo Consiglio provinciale sarà composto, oltre che dal presidente, da 12 consiglieri (numero indicato per le province tra i 300mila e i 700mila abitanti), e resterà in carica per 2 anni. La cessazione dalle cariche comunali comporta la decadenza da consigliere provinciale. All'interno di un unico collegio elettorale, possono essere presentate liste di candidati consiglieri che contengano un numero di candidati non inferiore a 6 e non superiore a 12. Non è previsto il voto di lista, ma il voto per un solo candidato. Per l'elezione del presidente, alla quale si procederà entro la fine del 2014, il voto è da esprimere per uno dei candidati a tale carica. Il nuovo presidente resterà in carica per 4 anni, potrà nominare un vicepresidente, scelto tra i consiglieri provinciali, e decadrà dalla carica in caso di cessazione dalla carica di sindaco della sua città.
Questi saranno gli organi delle province "riformate": Art. 16 comma 1: "Gli incarichi di presidente della provincia, di consigliere provinciale e di componente dell'assemblea dei sindaci sono esercitati a titolo gratuito".

Queste saranno le funzioni delle province "riformate":