Prove di “Coalizione Sociale” dopo “Sinistra Unita”

L’irrequieta Sinistra, dall’Italia a Barletta

martedì 11 agosto 2015
A cura di Paolo Doronzo
Alfredo Reichlin, barlettano di nascita e da qualche mese cittadino onorario della nostra città, fu il primo a parlare sulle pagine de l'Unità di "Partito della Nazione", a proposito del PD di Renzi all'indomani dello storico 41% alle elezioni europee dell'anno scorso. Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti, e tante le cose successe in Italia, in Europa e in giro per il mondo. Lo storico dirigente del PCI non intendeva "l'assopigliatutto" della sinistra italiana, come ha più volte precisato. Da allora la spinta antagonista al Governo si è fatta sentire dalla minoranza PD di Bersani, Cuperlo e molti altri; ma soprattutto da ciò che esiste alla sinistra del Partito Democratico, cioè una galassia di piccoli partiti, sindacati, ma soprattutto movimenti e associazioni che si rifanno ai valori, più 'radicali' della sinistra italiana.

Dunque pare che ci sia spazio a sinistra, e pare che si vada allargando. Nasce il progetto politico della "Coalizione Sociale" di Landini, anzi partirà a settembre, e promette di non essere un nuovo partito, ma auguriamoci neanche un cartello elettorale che segua il fallimento delle tante esperienze degli ultimi anni di quella parte politica. Sabato scorso anche la sinistra barlettana, carica di buona volontà e sempre speranzosa "che sia la volta buona", ha accolto questo progetto, benedetto da "Sinistra per Barletta", con i consiglieri comunali Carmine Doronzo, tra i relatori, e Maria Campese.

Per le elezioni comunali del 2013 che elessero Pasquale Cascella sindaco di Barletta, venne creata una lista chiamata "Sinistra Unita con i movimenti", che elesse quattro consiglieri, diventando seconda forza di maggioranza. Ma oggi "Sinistra Unita" si è disunita. Due rimasti più a sinistra (Campese e Doronzo) e due più vicini a parte del PD (Sciusco e Lasala), che si azzuffano a suon di comunicati stampa. Risultato: Campese e Doronzo vengono messi sempre più all'angolo (emarginati?). Come direbbe Renzi: «La solita sinistra masochista». Forse no, ricordiamo che la scintilla a Barletta fu determinata da un dissenso legittimo in Consiglio, e non su una presa di posizione. Il Vicesindaco ora potrebbe non essere più di quella provenienza visto che la seconda forza di fatto della maggioranza è, strano a dirsi, Scelta Civica.

Comunque, dell'esperienza di Sinistra Unita era orgoglioso anche lo stesso Cascella raccontandola perfino alla stampa nazionale come esperienza "laboratorio". Ma si sa le anime più orgogliose del passato 'falce e martello' sono difficili da tenere in riga, specie se si è al governo con il centrodestra, come Renzi, o se fatalmente s'isola la Sinistra, come sembra stia facendo Cascella. Ciò risulterebbe paradossale per l'ex collaboratore di D'Alema, e per il PD di Barletta non prevalentemente renziano che Sgarbi un mese fa stigmatizzò con: «Sennò non avreste invitato Cuperlo». Un dubbio ci turba: se alla parola centrosinistra togliamo la Sinistra cosa otteniamo?