Primarie centrosinistra, Elena Gentile conferma il suo "nì" anche a Barletta

«Sto concludendo questo mio percorso di riflessione»

venerdì 29 agosto 2014
A cura di Edoardo Centonze
Non scioglie ancora ufficialmente le sue riserve Elena Gentile per la corsa alle primarie del centrosinistra. L'europarlamentare pugliese, presente mercoledì sera all'incontro organizzato dalla consigliera Giuliana Damato, è tornata sulle questioni sollevate negli scorsi giorni. «Io ho posto tre temi politici, e non personali - ha ribadito Gentile - Il primo è il tema delle regole. Le esperienze che abbiamo vissuto nel recente passato hanno dimostrato che le primarie possono trasformarsi da straordinario evento di democrazia a evento che può essere inquinato da altri interessi. Ho posto anche il tema del perimetro della coalizione, perchè non mi voglio ritrovare in una colazione con all'interno storie e culture che non appartengono né a me né alla stragrande maggioranza degli elettori del centrosinistra. E poi c'è il tema di come incardinare ancora di più questa straordinaria esperienza di governo nella storia di questa regione. Sono tre temi politici e non personali che io continuo a rilanciare all'attenzione degli elettori e delle elettrici del Partito Democratico e dell'intero centrosinistra».

«Dico a Michele Emiliano - ha aggiunto - che senso ha dire ci vuole discontinuità? Sul questo tema voglio ragionare con lui, e lo farò. Che cosa significa discontinuità? Da cosa e da chi? Nell'esperienza di governo regionale c'è il meglio della cultura riformista del Partito Democratico. Non posso accettare l'idea che mi debba dissociare da questa esperienza. Sicuramente ci sarà qualcosa da migliorare, ma non possiamo tranciare quest'esperienza che ci ha visto tutte e tutti protagonisti. Il modello di nuova e buona democrazia che il governo regionale ha messo in campo va' salvaguardato. Non vi è stata una legge che non sia stata condivisa con gli stakeholder, con le associazioni di interesse, con i cittadini. Vorrei allora davvero capire cosa dobbiamo cambiare, cosa non ha funzionato».

Onorevole Gentile, ha sciolto le sue riserve? Si candida o no alle primarie del centrosinistra?
«I temi che ho posto sono temi politici che non sottendono la mia volontà di scendere in campo. Non ho ancora escluso definitivamente questa ipotesi. Attendo un segnale sui temi che ho posto, che nelle ultime ore sono state anche ripresi da Guglielmo Minervini e dal capogruppo in Consiglio regionale di Sel Michele Losappio. Quindi c'è una condivisione su questi temi, mi auguro che il dibattito delle prossime ore possa irrobustire questo ragionamento, e quindi mettere nelle condizioni i pugliesi di vivere una bella esperienza di partecipazione, di democrazia e di voto, in un profilo di trasparenza e correttezza».

La linea che si oppone a questa tesi afferma che l'accordo di coalizione sulle primarie è stato già fatto, ed è stato fatto ad esempio senza l'ipotesi del ballottaggio.
«Però oggi alcuni firmatari di quell'accordo si dichiarano favorevoli a questa lettura. Gli accordi in politica si possono anche rivedere. Se non ci sono retropensieri o convinzioni assolutamente irremovibili, se c'è una domanda di nuova partecipazione io penso debba essere accolta. Poi la questione personale è veramente residuale. Io ho accettato la richiesta pressante del mio partito a candidarmi alle europee. Se avessi avuto voglia di cimentarmi in questo percorso, avrei declinato l'invito. Non l'ho fatto perchè ritenevo questa prioritariamente un'esigenza del partito, di candidare una persona che potesse raccogliere un consenso sull'intero territorio regionale, dopo 9 anni di esperienza di governo. Non amo le autocandidature, il tema è cogliere in questo momento l'ooportunità di ridisegnare il percorso che andremo a mettere in campo a partire dal 30 novembre fino alla prossima primavera».

Qual è quindi il limite personale che si pone? Quello inevitabile dell'assemblea regionale del partito di settembre (quando si dovranno ufficializzare le candidature alle primarie) o ancor prima?
«Sto concludendo questo mio percorso di riflessione, dopodiché se ci sarà un momento ufficiale, dirò se ci sono. Ma comunque Elena Gentile nella partita c'è, perchè io devo difendere l'esperienza di governo per riconfermarla».

Però c'è differenza con l'essere direttamente in campo.
«Lo verificheremo nelle prossime ore».

Tattica (o pretattica) in vista della prossima assemblea regionale del PD, nella quale saranno ufficializzate le candidature. Nell'occasione si vedrà magari anche se il cambio di regole richiesto verrà accolto o rispedito ai mittenti.