Pontifex prende le difese dell'Arcivescovo Pichierri

«L'inchiesta è figlia di influenze massoniche». Solidarietà anche da Azione cattolica

domenica 31 luglio 2011
L'inchiesta sull'Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, Giovan Battista Pichierri e su due suoi stretti collaboratori (accusati di usura reale) è figlia di influenze massoniche. A dirlo è Bruno Volpe, direttore del portale Pontifex.

Volpe ha trattato l'argomento di Trani in poche righe, in coda ad un articolo sul ministro Brunetta. «Un pm forse in cerca di popolarità - ha scritto Volpe - ha indagato il vescovo di Trani per usura. Il vescovo Giovanni Battista Pichierri secondo la tesi accusatoria, poco consistente, avrebbe sfruttato lo stato di bisogno di una famiglia confinante con la Curia per comperare a prezzo stracciato un immobile. Sul caso pendono due giudizi uno civile e uno penale. Definiamo questa inchiesta, conoscendo la rettitudine del vescovo, assolutamente inconsistente e figlia di influenze massoniche». «Siamo certi - conclude Volpe - che il vescovo ne verrà fuori candido come del resto è. Intanto esprimiamo a Monsignor Giovanni Battista Pichierri amico di Pontifex ogni solidarietà contro un attacco barbaro sia della magistratura che di qualche legale».

Anche Antonio Citro, presidente diocesano di Azione cattolica, ha voluto esprimere affetto e vicinanza nella preghiera a Pichierri, Giannotti e Di Pasquale: «A nome di tutta l'Associazione, esprimiamo piena solidarietà nei confronti del nostro Arcivescovo, e dei carissimi suoi più stretti collaboratori don Savino e don Angelo, perché fermamente convinti che abbiano da sempre agito nel pieno rispetto della legge e che ora anche la giustizia saprà riconoscere la liceità di detti atti. Ci facciamo forza con la preghiera, affinché quanto prima si chiuda questa questione e che tutti possano avere sempre più fiducia nel nostro pastore e nei suoi collaboratori».