Piccole imprese nel turismo, una risorsa

25 milioni di euro disponibili, il bando

lunedì 15 marzo 2010 14.22
L'Assessorato comunale alle Politiche di Sviluppo Economico e per il Turismo dà notizia di un nuovo avviso promosso dalla Regione Puglia, che mette a disposizione venticinque milioni di Euro in favore delle imprese piccole e piccolissime che intendono investire per fornire servizi nel campo del turismo nonché della valorizzazione dei beni culturali e delle risorse ambientali. I potenziali fruitori sono rappresentati in Puglia da oltre 10mila aziende attive.

A chi si rivolge
L'avviso agevola le micro e piccole imprese che realizzano investimenti per la gestione di approdi turistici, per il settore alloggi, per il noleggio di biciclette, d'imbarcazioni da diporto inclusi i pedalò, di altre attrezzature sportive e ricreative, di biancheria e vestiario, di attrezzature per manifestazioni e spettacoli. Agevola inoltre le attività delle agenzie di viaggio e dei tour operator, di altri servizi di prenotazione e le imprese che organizzano convegni e fiere.
Gli aiuti sono rivolti anche alle attività creative, artistiche e di intrattenimento, alle attività di biblioteche, archivi, musei, ai parchi di divertimento e tematici, alle discoteche, sale da ballo, night-club e simili, alla gestione di stabilimenti balneari.
Il bando è a sportello quindi è aperto da oggi, lunedì 15 marzo 2010, fino ad esaurimento delle risorse.

Come si accede
Per poter accedere alle agevolazioni le aziende interessate presentano la domanda direttamente alla banca, che istruisce la pratica e la inoltra alla Regione. Se l'istituto di credito concede il mutuo, la Regione eroga all'impresa il contributo.
Il primo passo da fare è connettersi al portale dell'Area Politiche per lo Sviluppo www.sistema.puglia.it per scaricare la modulistica. Le imprese poi dovranno rivolgersi alle banche o ai confidi per la concessione del finanziamento o della garanzia.
La compilazione telematica della domanda avviene ad opera dell'istituto di credito o del confidi che generano la domanda attraverso il sistema, istruiscono la pratica e la inoltrano alla Regione.