Piazza Umberto I, terminato il progetto di ripristino

La Asl Bt e il Comune di Barletta siedono allo stesso tavolo per un progetto di ripristino dei luoghi

mercoledì 7 marzo 2018
Piazza Umberto I a Barletta, la piazza antistante la sede del distretto socio-sanitario, sarà messa a disposizione del Comune di Barletta e potrà tornare alla fruizione dei cittadini. La Asl Bt e il Comune di Barletta, dopo mesi di missive richieste e indecisioni sui lavori da compiere sulla stessa piazza, siedono allo stesso tavolo e concordano un progetto di ripristino dei luoghi che tenga conto delle competenze di ciascuna amministrazione, dei giusti tempi di realizzazione del progetto e delle esigenze di utilizzo tanto dei cittadini quanto del sistema sanitario.

L'accordo è stato definito lunedì 5 marzo durante un incontro al quale hanno partecipato, oltre ad Alessandro Delle Donne (Direttore Generale Asl Bt) e a Pasquale Cascella (Sindaco di Barletta), anche Giulio Schito (Direttore Amministrativo Asl Bt), Carlo Ieva (Direttore Area Tecnica Asl Bt), Annamaria Guglielmi (segretario generale del Comune di Barletta) e Donato Lamacchia (Dirigente architetto del Comune). «Ho trovato piena e fattiva collaborazione nel sindaco di Barletta - dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale della Asl Bt - abbiamo appianato tutte le precedenti difficoltà e siamo giunti alla definizione di un progetto che realizzeremo in piena sinergia, capace di restituire alla cittadinanza un luogo di ritrovo e di garantire accesso al distretto socio-sanitario ubicato presso l'ex ospedale».

«Cosi come concordato con il sindaco Cascella - continua Delle Donne - avvieremo a brevissimo il tavolo di lavoro e daremo immediatamente seguito al progetto già presentato dalla Asl Bt nei mesi scorsi, in piena e fattiva sinergia istituzionale. Le due amministrazioni, infatti, non possono non collaborare nella riorganizzazione di uno spazio di proprietà del Comune, ma da anni utilizzato dall'amministrazione sanitaria. La rimozione della recinzione e la riqualificazione dei luoghi daranno nuova vita a uno spazio che, come è giusto che sia, deve tornare alla libera fruizione dei cittadini».