Pezzi di intonaco caduti dopo il maltempo, nessun danno: la segnalazione del comitato di Quartiere Zona 167
«Quando piove… cadono anche i palazzi»
martedì 7 ottobre 2025
«Ancora una volta viale Leonardo da Vinci torna alla ribalta, ma non certo per meriti urbanistici o per esempi di buona amministrazione. Stavolta, ancora nei pressi della nostra sede, pezzi d'intonaco sono caduti da un palazzo di recentissima costruzione, complice il maltempo di questi giorni. Per fortuna nessun ferito, ma la scena parla da sé: palazzi nuovi che già si sgretolano, simbolo perfetto di un quartiere costruito troppo in fretta e pensato troppo poco». Scrivono in una nota Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella.
«Nella zona dove le urbanizzazioni promesse restano miraggi, dove le strade diventano fiumi al primo temporale e dove il decoro urbano è un concetto ormai teorico, i cittadini devono pure convivere con la paura che un acquazzone possa far crollare anche un pezzo di muro.
Come se non bastasse, i lavori di ripristino delle condizioni minime di sicurezza sono stati eseguiti, evidentemente, in tutta fretta, senza alcuna segnaletica o delimitazione della zona, né per gli automobilisti né per i pedoni, e parliamo di una strada ad alto flusso veicolare. Una gestione improvvisata che, invece di rassicurare, aumenta la percezione di precarietà e disattenzione verso chi in questa zona ci vive e ci lavora ogni giorno. E mentre tutto questo accade, assistiamo alla grande parata della propaganda istituzionale: tagli di nastri, sorrisi di circostanza e proclami trionfali per l'avvio di nuovi cantieri legati ai progetti PNRR.
Cantieri sbandierati come il simbolo del cambiamento, ma che noi temiamo possano rivelarsi solo una facciata scintillante dietro cui si nascondono le solite criticità strutturali. Perché se non si parte da una visione organica della città, se non si correggono gli errori di un'urbanizzazione nata male e gestita peggio, nessun finanziamento potrà restituire dignità a un territorio costruito più per convenienza che per coscienza. E a proposito di convenienza: la voracità di territorio che continua ad aggiungere cemento invece di assecondare le aspettative dei cittadini è la prova più evidente della direzione intrapresa. Una direzione chiara e inconfondibile: il profitto di pochi a spese della città di tutti.
Finché il cemento continuerà a sostituire la progettualità, e la rendita a prevalere sul bene comune, la zona 167 resterà l'emblema delle occasioni perdute e delle scelte miopi. Il Comitato di Quartiere Zona 167, testardamente, continuerà a vigilare, denunciare e ricordare che la sicurezza, la vivibilità e la dignità non possono essere affidate alla fortuna, né al meteo, né alle passerelle di turno».
«Nella zona dove le urbanizzazioni promesse restano miraggi, dove le strade diventano fiumi al primo temporale e dove il decoro urbano è un concetto ormai teorico, i cittadini devono pure convivere con la paura che un acquazzone possa far crollare anche un pezzo di muro.
Come se non bastasse, i lavori di ripristino delle condizioni minime di sicurezza sono stati eseguiti, evidentemente, in tutta fretta, senza alcuna segnaletica o delimitazione della zona, né per gli automobilisti né per i pedoni, e parliamo di una strada ad alto flusso veicolare. Una gestione improvvisata che, invece di rassicurare, aumenta la percezione di precarietà e disattenzione verso chi in questa zona ci vive e ci lavora ogni giorno. E mentre tutto questo accade, assistiamo alla grande parata della propaganda istituzionale: tagli di nastri, sorrisi di circostanza e proclami trionfali per l'avvio di nuovi cantieri legati ai progetti PNRR.
Cantieri sbandierati come il simbolo del cambiamento, ma che noi temiamo possano rivelarsi solo una facciata scintillante dietro cui si nascondono le solite criticità strutturali. Perché se non si parte da una visione organica della città, se non si correggono gli errori di un'urbanizzazione nata male e gestita peggio, nessun finanziamento potrà restituire dignità a un territorio costruito più per convenienza che per coscienza. E a proposito di convenienza: la voracità di territorio che continua ad aggiungere cemento invece di assecondare le aspettative dei cittadini è la prova più evidente della direzione intrapresa. Una direzione chiara e inconfondibile: il profitto di pochi a spese della città di tutti.
Finché il cemento continuerà a sostituire la progettualità, e la rendita a prevalere sul bene comune, la zona 167 resterà l'emblema delle occasioni perdute e delle scelte miopi. Il Comitato di Quartiere Zona 167, testardamente, continuerà a vigilare, denunciare e ricordare che la sicurezza, la vivibilità e la dignità non possono essere affidate alla fortuna, né al meteo, né alle passerelle di turno».