«Paura, ma di cosa?» Il sindaco di Barletta e il suo ricorso-ricatto

Una nota delle Libere associazioni andriesi. «Il ricorso non fa paura a nessuno»

giovedì 2 dicembre 2010
Abbiamo più e più volte rimarcato la questione "sede legale", sia in termini di ricorso al Tar (con vari interventi nonchè interviste al primo cittadino) che dal lato più squisitamente legale. Giusto pubblicare per dovere di cronaca e amor di contradditorio, come viene vista la situazione da un altro lato, seppur "altro", lo rimarchiamo, sia parola odiosa e rarefatta. La nota, piuttosto polemica, abbiamo inteso di pubblicarla in forma integrale.

Continuiamo ad assistere quasi ad un gioco che sembra non avere mai fine e che si rinnova puntualmente. Il tema del giorno, ora, è il famoso Ricorso-Ricatto promosso dal Sindaco di Barletta, in qualità di rappresentante della sua Comunità. Un Ricorso che sembra far paura a qualcuno e ciò non lo comprendiamo proprio.

Paura, ma di cosa?

Abbiamo già detto che l'unica cosa che possa succedere è che si torni in Consiglio Provinciale a riaffermare esattamente ciò che è già stato deciso. Non può essere diversamente in quanto la Provincia Policentrica di Barletta-Andria-Trani impone questo percorso che non può e non deve essere cambiato. La verità, a parte la campagna elettorale barlettana che già sta influendo negativamente sulla Sesta Provincia, per interessi personali e non diffusi, è che il Sindaco di Barletta continua a sognare la vecchia "Provincia di Barletta" morta e sepolta, mentre il Presidente Ventola vuole aprire un tavolo che, a nostro parere, può essere solo quello di Natale o del cenone di San Silvestro.

Il Sindaco di Barletta, quindi, non può pensare di scavalcare il ferreo ed imprescindibile principio secondo il quale dove esiste la Sede Legale non può esserci anche la Prefettura perché questo è il vero senso della Provincia Bat. Siamo sorpresi che questo giochetto veda tanti stare alla finestra come siamo convinti che se si dovesse tramare ad insaputa dell'intero Popolo della Bat, per accordi sottobanco che non sarebbero in alcun modo compresi e/o giustificati, il giocattolo si romperà definitivamente e saranno in molti a doversi fasciare la testa. Sappiamo bene che il Sindaco di Barletta continua a sognare il momento in cui ha festeggiato (in solitudine) l'assegnazione della Prefettura nella sua città, scippata a quella di Andria per accordi politici di alto livello, mortificando l'intera nostra popolazione, come lo stesso Sindaco Maffei dimentica che a suo tempo ricevette una lettera da parte dell'Onorevole Letta il quale raccomandò l'assegnazione della Sede Legale ad Andria, fino alla decisione definitiva di competenza del Primo Consiglio Provinciale, come lo stesso Consiglio ha legittimamente poi fatto.

A questo punto il Presidente Ventola la smetta di lanciare appelli che non hanno senso e assuma la sua veste istituzionale garantendo la dignità di tutte le popolazioni e le città della Bat mentre il Sindaco di Barletta attenda l'esito del suo ricorso, che non fa paura a nessuno.

Libere associazioni andriesi