«Orgoglio e soddisfazione», un giovane barlettano alla Nunziatella
Ha 15 anni e dopo due anni al Liceo Casardi di Barletta, intraprende il percorso nella storica scuola militare di Napoli fondata nel 1787
sabato 15 novembre 2025
A soli quindici anni, un giovane di Barletta inizia una nuova e prestigiosa avventura alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, una delle istituzioni più antiche d'Europa, fondata nel 1787 da re Ferdinando IV di Borbone. Dopo aver frequentato per due anni il Liceo Classico "A. Casardi", Giorgio Bruno ha scelto di proseguire la propria formazione in un contesto che unisce studio, disciplina e crescita personale.
Tra i tanti ex allievi di prestigio della Nunziatella figurano personaggi che hanno ricoperto i più alti gradi di varie forze armate, tra cui un capo del Comitato militare dell'Unione europea, due Capi di Stato Maggiore Generale, sei dell'Esercito, due della Marina, uno dell'Aeronautica, tre Comandanti Generali della Guardia di Finanza (nonché quattro vicecomandanti), due Comandanti Generali dell'Arma dei Carabinieri (nonché quindici vicecomandanti) e cinque Direttori Generali dei Servizi di Informazione (nonché tre vicedirettori), due Direttori del Segretariato Generale della Difesa/Direnzione Nazionali degli Armamenti .
Per quanto riguarda gli ex-allievi civili, sono da ricordare quattro presidenti del consiglio, 18 ministri, 1 viceministro, 14 senatori e 15 deputati del Regno delle Due Sicilie, del Regno d'Italia, della Repubblica Italiana e dell'Albania, un presidente della Corte Costituzionale, un membro del Consiglio di Stato, nonché esponenti di assoluto rilievo del mondo culturale, politico e professionale italiano e internazionale, tra cui un vincitore del prestigioso premio Sonning, assegnato ai più grandi intellettuali europei, uno del Premio Oscar, uno del Premio internazionale Simón Bolívar, attribuito dall'UNESCO ed uno del Concorso ippico internazionale "Piazza di Siena", nonché atleta olimpico.
I suoi ex allievi hanno meritato 108 croci dell'Ordine militare d'Italia ( di cui 1 Cavaliere di Gran Croce, 4 Grandi Ufficiali, 8 Commendatori, 25 Ufficiali e 71 Cavalieri), 38 medaglie d'oro al Valor Militare, 490 medaglie d'argento al Valore Militare al valor militare, due medaglie d'oro al Valor Civile e numerosi altri riconoscimenti al valore, 40 sono stati insigniti dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana.
Il giuramento rappresenta un passaggio fondamentale nella vita di ogni allievo. Quali emozioni provi nel compiere questo passo e cosa significa per te impegnarti solennemente al servizio della Repubblica?
«Nel compiere questo passo provo grande orgoglio e soddisfazione. Per me, il giuramento rappresenta un onore straordinario, poiché segna il primo traguardo importante di questo percorso. Impegnarmi solennemente al servizio della Repubblica significa dedicare tutto me stesso a preservare i valori del mio Paese e proteggerlo a qualsiasi costo».
In che modo senti di essere cambiato rispetto al momento in cui hai varcato per la prima volta il portone dell'Istituto?
«Dal momento in cui ho varcato il portone dell'Istituto, sento di essere cambiato profondamente. Come allievo della Scuola Militare Nunziatella, sto imparando ad assumermi le mie responsabilità e ad affrontare ogni difficoltà con determinazione, senza arrendermi mai».
I valori di lealtà, spirito di corpo e senso del dovere sono alla base della tradizione della Scuola. Come riesci a viverli nella quotidianità tra studio, attività fisica e vita di gruppo?
«Vivo i valori alla base della tradizione della Scuola in ogni momento della mia vita da allievo: ci dividiamo i compiti per essere più efficienti, ci supportiamo a vicenda, anche dal punto di vista morale, e diamo il massimo nello studio e nell'attività fisica, affinché tutto il gruppo proceda allo stesso passo. Qui, tutti aiutano tutti».
Entrare alla Nunziatella significa anche entrare a far parte di una comunità unita e coesa, i cui legami durano per tutta la vita. Cosa rappresenta per te questo senso di appartenenza?
«Questo profondo senso di appartenenza rappresenta per me una grande responsabilità. Ho subito compreso che la Nunziatella è una vera famiglia, in cui i legami sono preziosi, e proprio per questo desidero custodirli con cura e rispetto. Sono felice di far parte di questa grande famiglia: non mi sento mai solo e sono certo di poter sempre contare sui miei colleghi».
Molti di voi provengono da regioni diverse d'Italia. Quanto conta per te portare con orgoglio le radici della tua terra d'origine all'interno di un contesto così variegato come la Scuola Militare?
«Porto con me il calore della mia terra. La Puglia è una regione di confine, dove siamo abituati a relazionarci con interesse ad altre realtà. Allo stesso modo, desidero far conoscere ai miei colleghi la storia, l'arte e le tradizioni della mia regione. In particolare, sono orgoglioso di provenire da Barletta, città insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare e luogo di nascita e allenamento del campione mondiale Pietro Mennea».
Che consiglio daresti ad un giovane che, come te, sta pensando di intraprendere questo percorso?
«Innanzitutto, è necessaria una scelta personale e consapevole. È importante essere sempre sé stessi e mettersi costantemente alla prova, con umiltà e dedizione. Per realizzare il mio sogno ho affrontato molti sacrifici, ma ci ho sempre creduto, e oggi la Nunziatella è la mia realtà di vita».
Tra i tanti ex allievi di prestigio della Nunziatella figurano personaggi che hanno ricoperto i più alti gradi di varie forze armate, tra cui un capo del Comitato militare dell'Unione europea, due Capi di Stato Maggiore Generale, sei dell'Esercito, due della Marina, uno dell'Aeronautica, tre Comandanti Generali della Guardia di Finanza (nonché quattro vicecomandanti), due Comandanti Generali dell'Arma dei Carabinieri (nonché quindici vicecomandanti) e cinque Direttori Generali dei Servizi di Informazione (nonché tre vicedirettori), due Direttori del Segretariato Generale della Difesa/Direnzione Nazionali degli Armamenti .
Per quanto riguarda gli ex-allievi civili, sono da ricordare quattro presidenti del consiglio, 18 ministri, 1 viceministro, 14 senatori e 15 deputati del Regno delle Due Sicilie, del Regno d'Italia, della Repubblica Italiana e dell'Albania, un presidente della Corte Costituzionale, un membro del Consiglio di Stato, nonché esponenti di assoluto rilievo del mondo culturale, politico e professionale italiano e internazionale, tra cui un vincitore del prestigioso premio Sonning, assegnato ai più grandi intellettuali europei, uno del Premio Oscar, uno del Premio internazionale Simón Bolívar, attribuito dall'UNESCO ed uno del Concorso ippico internazionale "Piazza di Siena", nonché atleta olimpico.
I suoi ex allievi hanno meritato 108 croci dell'Ordine militare d'Italia ( di cui 1 Cavaliere di Gran Croce, 4 Grandi Ufficiali, 8 Commendatori, 25 Ufficiali e 71 Cavalieri), 38 medaglie d'oro al Valor Militare, 490 medaglie d'argento al Valore Militare al valor militare, due medaglie d'oro al Valor Civile e numerosi altri riconoscimenti al valore, 40 sono stati insigniti dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana.
Il giuramento rappresenta un passaggio fondamentale nella vita di ogni allievo. Quali emozioni provi nel compiere questo passo e cosa significa per te impegnarti solennemente al servizio della Repubblica?
«Nel compiere questo passo provo grande orgoglio e soddisfazione. Per me, il giuramento rappresenta un onore straordinario, poiché segna il primo traguardo importante di questo percorso. Impegnarmi solennemente al servizio della Repubblica significa dedicare tutto me stesso a preservare i valori del mio Paese e proteggerlo a qualsiasi costo».
In che modo senti di essere cambiato rispetto al momento in cui hai varcato per la prima volta il portone dell'Istituto?
«Dal momento in cui ho varcato il portone dell'Istituto, sento di essere cambiato profondamente. Come allievo della Scuola Militare Nunziatella, sto imparando ad assumermi le mie responsabilità e ad affrontare ogni difficoltà con determinazione, senza arrendermi mai».
I valori di lealtà, spirito di corpo e senso del dovere sono alla base della tradizione della Scuola. Come riesci a viverli nella quotidianità tra studio, attività fisica e vita di gruppo?
«Vivo i valori alla base della tradizione della Scuola in ogni momento della mia vita da allievo: ci dividiamo i compiti per essere più efficienti, ci supportiamo a vicenda, anche dal punto di vista morale, e diamo il massimo nello studio e nell'attività fisica, affinché tutto il gruppo proceda allo stesso passo. Qui, tutti aiutano tutti».
Entrare alla Nunziatella significa anche entrare a far parte di una comunità unita e coesa, i cui legami durano per tutta la vita. Cosa rappresenta per te questo senso di appartenenza?
«Questo profondo senso di appartenenza rappresenta per me una grande responsabilità. Ho subito compreso che la Nunziatella è una vera famiglia, in cui i legami sono preziosi, e proprio per questo desidero custodirli con cura e rispetto. Sono felice di far parte di questa grande famiglia: non mi sento mai solo e sono certo di poter sempre contare sui miei colleghi».
Molti di voi provengono da regioni diverse d'Italia. Quanto conta per te portare con orgoglio le radici della tua terra d'origine all'interno di un contesto così variegato come la Scuola Militare?
«Porto con me il calore della mia terra. La Puglia è una regione di confine, dove siamo abituati a relazionarci con interesse ad altre realtà. Allo stesso modo, desidero far conoscere ai miei colleghi la storia, l'arte e le tradizioni della mia regione. In particolare, sono orgoglioso di provenire da Barletta, città insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare e luogo di nascita e allenamento del campione mondiale Pietro Mennea».
Che consiglio daresti ad un giovane che, come te, sta pensando di intraprendere questo percorso?
«Innanzitutto, è necessaria una scelta personale e consapevole. È importante essere sempre sé stessi e mettersi costantemente alla prova, con umiltà e dedizione. Per realizzare il mio sogno ho affrontato molti sacrifici, ma ci ho sempre creduto, e oggi la Nunziatella è la mia realtà di vita».