Omicidio Cilli, ricerche del corpo in Contrada Vicinale

All'opera il criminologo Gianni Spoletti

lunedì 12 dicembre 2022 13.32
«Per noi lo scopo principale è quello di trovare il corpo di Michele. Non smetteremo mai di farlo perché finché non avremo la certezza matematica che Michele Cilli non esiste più, non c'è più niente di lui, la speranza resta. La speranza deve rimanere viva, è una speranza a cui noi teniamo tantissimo e che cerchiamo di portarla fino alla fine di questa tristissima storia perché sono 11 mesi che andiamo avanti. Sarebbe giusto per la famiglia trovare il corpo del congiunto». Le parole del criminologo Gianni Spoletti hanno accompagnato la ripartenza delle ricerche del corpo del 24enne barlettano scomparso la notte del 16 gennaio, dopo aver trascorso una festa in un bar in piazza XIII febbraio 1503.

Omicidio Cilli, ricerche del corpo in Contrada Vicinale
Omicidio Cilli, ricerche del corpo in Contrada Vicinale
Omicidio Cilli, ricerche del corpo in Contrada Vicinale


Spoletti con al fianco il personale della MHE detector si è messo al lavoro questa mattina in Contrada Vicinale, luogo individuato in seguito ad alcune segnalazioni ricevute. «Dalle informazioni che abbiamo ricevuto in un via informale, quella notte uno degli indagati, sarebbe stato in questa contrada per due volte– ha spiegato Spoletti questa mattina - la prima volta per cinque minuti, la seconda, alle 7 del mattino, è tornato e ci è rimasto per due ore». Queste «sono indagini suppletive che stiamo facendo per conto della famiglia e dell'avvocato Michele Cocchiarole: siamo qui per capire che cosa potremmo fornire ancora agli inquirenti prima del 15 dicembre». È quella la data in cui è stata fissata la seconda udienza del rito abbreviato, scelto dai due imputati, dinanzi al Gup Ivan Barlafante del Tribunale di Trani. Secondo la tesi accusatoria Cilli quella notte sarebbe andato via con Dario Sarcina a bordo di una golf nera: questo lo avrebbe portato in un garage, all'interno di un complesso residenziale in via Ofanto, per ucciderlo e Cosimo Damiano Borraccino lo avrebbe aiutato a far sparire il corpo. I due 33enni barlettani sono indagati e detenuti da marzo scorso con l'accusa, a vario titolo, di omicidio e soppressione di cadavere.