Novellame vietato, interviene la Guardia di Finanza

Sequestrati 300Kg di triglie, poi donate ad enti di beneficenza

giovedì 23 ottobre 2014 10.34
Continuano senza sosta, da parte dei Finanzieri della Stazione Navale di Bari, i quotidiani servizi di controllo del territorio e di polizia economico finanziaria nello specifico settore della polizia ittica/venatoria, allo scopo di assicurare la regolarità del commercio e salvaguardare la salute pubblica. I militari, nel corso di un controllo eseguito nel Comune di Barletta (BT), hanno ispezionato un autocarro isotermico per il trasporto di prodotti ittici. Le attività ispettive hanno permesso di riscontrare violazioni, anche penali, alla vigente normativa in materia di leggi sanitarie e della pesca. Nello specifico è stato constatato che a bordo del mezzo erano stivati 74 colli contenenti circa 300 Kg. di novellame di pesce della specie triglia (mullus barbatus barbatus) di cui è assolutamente vietata la pesca, la detenzione, il trasporto e la commercializzazione.

Pertanto i militari operanti hanno sequestrato il novellame di pesce e segnalato all'Autorità Giudiziaria competente una persona per le responsabilità penali relative alla violazione per il trasporto e la commercializzazione di esemplari di specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima in violazione della normativa in vigore. Acquisito il conforme parere dell'A.G. competente, previo esito favorevole della valutazione formulata dal Dirigente Veterinario della Regione Puglia -Dipartimento di Prevenzione Servizio Veterinario Aera B-, il prodotto sequestrato è stato donato ad alcune associazioni locali di beneficenza, presenti sul territorio, che si occupano di garantire pasti caldi giornalieri ai meno fortunati.

Oltre al fatto penale, al conducente dell'autocarro, dipendente di una Ditta di Foggia operante nel settore della commercializzazione di prodotti ittici, i militari operanti hanno contestato la violazione amministrativa per il trasporto di altri 84 colli, pari a circa 420 Kg, di prodotto ittico di varia specie senza la prevista documentazione che ne attesti la tracciabilità, per la quale la sanzione è compresa tra un importo minimo pari a € 750,00 e un importo massimo pari a € 4.500,00.