Nasce “Borghi e terre d’Ofanto”, la prima rete dei borghi più belli di Puglia

Coinvolta anche Montaltino, nel territorio di Barletta

sabato 14 febbraio 2015
Tutelare il patrimonio storico, artistico, paesaggistico e culturale dei Borghi Antichi di Montegrosso (Andria), Montaltino (Barletta), Loconia (Canosa) e Minervino Murge, nonché promuovere l'immagine del territorio regionale nell'ambito del segmento del turismo di qualità. Con questi obiettivi è nata stamane "Borghi e terre d'Ofanto", la prima rete di borghi più belli di Puglia, operazione fortemente voluta da Ruggiero Mennea, consigliere regionale, che ha proposto, seguito e curato l'iniziativa sino alla firma del protocollo d'intesa di ieri mattina in Regione, tra i comuni di Barletta, Andria, Canosa e Minervino, la Provincia di Barletta Andria Trani, Federcultura Puglia, Fedagri Puglia e, ovviamente, la Regione Puglia.

"Sono molto contento che l'iniziativa sia stata accolta con grande entusiasmo dall'assessore Barbanente, che ha speso parole d'elogio e ha detto di essere pronta a finanziare il progetto con tutti gli strumenti a disposizione della Regione, a partire da specifici finanziamenti inseriti nel programma 2014-2020", spiega Ruggiero Mennea. "Allo stesso modo i rappresentanti delle istituzioni pubbliche del territorio e delle associazioni di categoria hanno mostrato grande apprezzamento per il protocollo d'intesa, che sarà allargata all'Anci e a tutti quei soggetti pubblici e privati che vorranno valorizzare le bellezze culturali e ambientali dei nostri borghi più caratteristici. Questi ultimi, attraverso un progetto di sviluppo e uno studio di fattibilità, potranno tornare all'antico splendore, puntando su capisaldi della nostra terra, come il settore agroalimentare e l'enogastronomia. L'iniziativa, attraverso una visione naturalistica e paesaggistica, farà riemergere gli antichi mestieri e valorizzerà le eccellenze produttive locali, intervenendo anche sul recupero architettonico, l'arredo urbano e l'innesto della tecnologia".

"Si tratta di un piano che, attraverso il recupero dei borghi, trainerà il settore agroalimentare, cui il nostro territorio è vocato, ad alti livelli di qualità, sviluppando attrattiva dei flussi turistici laddove è custodito un patrimonio storico, culturale e rurale di inestimabile valore, che per lunghi periodi ha determinato la ricchezza della nostra terra", conclude il consigliere regionale del Pd. "Presto sarà indetta una conferenza stampa per spiegare il percorso da mettere il pratica per realizzare le finalità dell'accordo. Bisognerà realizzare programmi organici di interventi finalizzati alla valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, alla riqualificazione urbana, alla conservazione e al restauro del patrimonio edilizio e degli spazi liberi. I sottoscrittori del protocollo si sono già impegnati a sviluppare iniziative comuni tese a creare nuovi posti di lavoro attraverso l'avvio di nuove attività produttive per valorizzare le risorse naturali, la cultura e le tradizioni espressione dell'area in questione. La nostra storia è un giacimento di cultura e sviluppo dal valore incalcolabile. Da lì dobbiamo ripartire per uscire dalla stagnazione nella quale siamo ridotti. Tocca a noi saper cogliere questa storica occasione".