Movimento 5 Stelle Barletta... e il consiglio comunale?

«Sono passati sette giorni dal giorno della seduta deserta»

giovedì 14 febbraio 2019
«A distanza di una settimana, tutto tace». Sono le parole della nota congiunta dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Barletta. «Sono passati più di sette giorni dal 6 febbraio giorno in cui andava deserta la seduta di un Consiglio comunale convocato con ben 15 punti all'ordine del giorno.
Con un appello stranamente anticipato rispetto alle consuete e cattive abitudini di ritardi eccessivi sull'orario di convocazione, il Presidente del Consiglio, Sabino Dicataldo, venendo meno al suo ruolo di garante dell'intero Consiglio comunale, si schierava di fatto dalla parte di coloro che avevano interesse a mandare "deserta" la seduta. Dicataldo, dal canto suo, non ha neanche ritenuto di dover convocare la Conferenza dei Capigruppo per discutere l'accaduto e calendarizzare un nuovo Consiglio comunale, ad ulteriore dimostrazione della sua faziosità. Ad oggi non è dato sapere nulla sulle motivazioni reali di quella vergognosa assenza: non si esprime il Sindaco né si esprimono i 17 Consiglieri di maggioranza assenti in quella data. Tutto tace!

Nel frattempo il Sindaco ci distrae facendosi fotografare mentre sovrintende alla sostituzione di una ringhiera o di una piastrella, come se si trattasse di operazioni straordinarie e non della ordinarissima amministrazione! Il Sindaco e i membri della maggioranza, quando avranno finito di fare i loro giochi di forza, che consentiranno loro di avere, forse, qualche poltrona in più, si ricordino che c'è un futuro da pianificare e una città da governare!

A otto mesi dalle elezioni non hanno ancora approvato le Linee Programmatiche, che dovrebbero essere il primo provvedimento di un'amministrazione seria e lungimirante. Navigano, invece a vista, persi in mille contraddizioni, in quotidiani ripensamenti e in logiche di spartizione di potere e di poltrone che nulla hanno a che vedere con lo sviluppo e il benessere dei cittadini barlettani» concludono i consiglieri del M5S.