Minacce a un attivista del M5S, D'Ambrosio: «I cittadini onesti devono continuare a parlare»

Solidarietà dal deputato e anche dal sindaco Cascella

giovedì 1 ottobre 2015
Una lettera minatoria, ritagli di giornale, nessuna firma. "Grillino parli troppo, la prossima volta ti tagliamo la lingua" il messaggio rivolto a Michele Partucci, attivista barlettano del Movimento 5 Stelle. La lettera è stata recapitata due giorni fa. Il fatto è stato immediatamente denunciato alle forze dell'ordine che hanno avviato le relative indagini. "Quello ricevuto da Michele è un messaggio mafioso, finalizzato ad intimidire, a zittire una persona ed un gruppo che sta lottando per garantire la trasparenza dell'amministrazione comunale" ha dichiarato il deputato Giuseppe D'Ambrosio (M5S). "Chiedo a Michele di non fermarsi, chiedo a tutti i cittadini onesti che intendono attivarsi per il bene comune di continuare a parlare, di continuare a scrivere e ad impegnarsi per il bene della città. La mia solidarietà a Michele Partucci, a Savio Chiariello, Giuseppe Basile e per tutti gli attivisti barlettani che denunciano le opacità amministrative e tutti coloro che intendono fare della trasparenza e dell'onestà i valori guida di Barletta, per combattere quel dissesto economico, sociale e culturale a cui i partiti ci hanno abituato" ha concluso il deputato Giuseppe D'Ambrosio (M5S).

Anche il sindaco Pasquale Cascella ha inviato una lettera a Savio Chiariello, rappresentante del Movimento 5 Stelle di Barletta, chiedendogli di esprimere la propria solidarietà al giovane attivista Michele Partucci, vittima di minacce. "Vorrei altresì cogliere l'occasione - ha scritto il sindaco - per riaffermare l'impegno dell'Amministrazione comunale a contrastare ogni tentativo di condizionare con atti di intimidazione la vita pubblica. Al di là delle diversità delle appartenenze e delle posizioni legittimamente espresse, è compito di tutti dare piena espressione alla dialettica politica sulla base dei principi di libertà e democrazia garantiti dalla Costituzione della Repubblica".