Mentre Grillo urla, Renzi vince

A Barletta risorge il PD (+21%), sale il M5S (+3%)

martedì 27 maggio 2014
A cura di Paolo Doronzo
In questa tornata elettorale delle elezioni europee le risposte ci sono state, e anche molto chiare. Oltre lo storico risultato del PD (40,8%), superando di gran lunga il record del PD di Veltroni nel 2008 e di un partito di sinistra, il PCI nel 1976 col 34,4%, eguagliata solo dalla DC del 1958, è stato definitivamente incoronato Renzi, sogno proibito di molti elettori del centrosinistra che non vedevano l'ora di trovare il degno competitor di Berlusconi, con tutti i pro e, speriamo pochi, contro, anche se non lo ammetteranno mai. L'Italia ha deciso, ovunque anche al Sud, di cambiare restando nel gioco democratico: gli sfascismi urlati hanno spaventato e hanno ottenuto l'effetto contrario del "Siete circondati" di missina memoria.

Il risultato ci dice anche che il progressismo, che sembrava sepolto da un moderato conservatorismo, è vivo e vegeto. Anche la performance pugliese del PD, sub segreteria Emiliano, è certamente apprezzata e apprezzabile, visti i battibecchi e la candidatura dello stesso annunciata e poi ritirata.

Il nome di Raffaele Fitto, già Governatore pugliese, ex ministro del governo Berlusconi, nella lista di Forza Italia è stato il più suffragato d'Italia in una singola circoscrizione: nel suo futuro solo un posto in Europarlamento? La forza di Berlusconi comunque crolla al 16,8%, anche se il 22,1 lo raccoglie nell'Italia Meridionale. Buona la performance del M5S barlettano (31.34%), che incrementa il 28% circa delle Politiche di febbraio 2013, ma non scalza neanche all'ombra di Eraclio, il Partito Democratico che risorge dal 16,82% delle scorse nazionali a un bel 38,1% eleggendo l'assessore regionale Gentile come più suffragata, in tendenza con tutto il territorio regionale.

Tuttavia il primo partito è ancora l'astensionismo, senza eguali è salito quasi al 60%, peggio del dato nazionale. Nel non voto oltre lo scarso attaccamento ai temi europei, smentiti dalla storia, vi è la scelta di protestare così e non votando Grillo. A Barletta il risultato per i pentastellati è incoraggiante ma si è detto che questo era un referendum sul governo nazionale e unicamente come tale va letto. La lista Tspiras, sebbene con un guizzo in più rispetto al dato nazionale, non ha raggiunto un buon risultato nella regione di Vendola. I centristi scomparsi, la destra non pervenuta con il 2% dei Fratelli d'Italia nati negli ultimi mesi anche a Barletta.

Che cosa accadrà dopo un proporzionale che ha dato un voto così polarizzato? Vedremo, ma forse ora abbiamo imparato che NON SI URLA.