"Mediterrante" emoziona Vendola, a Barletta con i liceali

Predrag Matvejevic incontra il presidente della regione

mercoledì 3 marzo 2010
A cura di Ida Vinella
Il Teatro Curci apre i battenti a ben 500 studenti di 4 licei della Provincia BAT per lo spettacolo "Breviario mediterraneo", evento inaugurale della terza edizione di "Mediterrante", festival del cinema e dei linguaggi per ragazzi itinerante. A presentare l'incontro lo scrittore Predrag Matvejevic, che nell'occasione ha ricevuto una targa commemorativa dal presidente della regione Puglia Nichi Vendola. Parafrasando Balzac, Matvejevic si sente un «segretario della storia», novello cantore del Mediterraneo, autore senza paese che fa del Mare Nostrum la sua patria. Il presidente Vendola parla di Sarajevo, città che «ha dato inizio al '900 con l'attentato all'arciduca e ne ha segnato la conclusione con le guerre balcaniche». Testimone della dissoluzione del regno di Jugoslavia e ora capitale della Bosnia-Erzegovina, Sarajevo da capitale del Mediterraneo è ora «fin troppo periferia d'Europa», fantasma di una città dilaniata dalle guerre, dalle culture in cammino e in conflitto, «città senz'alberi dalle finestre di fuoco», nei roghi di ostilità dalle note arcaiche. La voce di Matvejevic raccolta le memorie feroci di una guerra senza fine, ma con la viva passione di chi si riconosce figlio di una cultura intermediterranea. Nato da padre russo e madre croata, cresciuto in Jugoslavia ed esule in Italia, Matvejevic ringrazia Barletta che l'aveva ospitato nel 1991: lo scrittore ricorda il Colosso e l'anima di una città che l'aveva salvato, regalandogli nuove passioni.

Ora lo scrittore torna a Barletta per presentare lo spettacolo tratto dal suo libro "Breviario mediterraneo": un libro di preghiere, un mosaico di saggezze mediterranee, racconto di paesi e popoli, memorie dal nostro mare, dal Mare Nostrum che assorbe tutto ciò che gli accade intorno. Sembra di rivivere i miti greci o di ascoltare un novello Omero, menestrello di una cultura che non dimentica le sue origini. Le musiche sono quelle di Stefano Saletti eseguite dal vivo dalla Piccola Banda Ikona, delle vere e proprie nenie di migranti, le immagini quelle di Marco Delogu e Paolo Pellegrin, infine la voce narrante del grande attore Omero Antonutti.

Il Mediterraneo è sorgente di civilità e di una nuova cultura che deve coinvolgere in primis i giovani, studenti distratti che si trasformeranno nei cittadini di una comunità sovranazionale, in cui le barriere politiche e burocratiche cadranno sotto la spinta di una rinnovata coscienza universale. Il mare raccontato da Matvejevic si anima delle culture che l'hanno solcato, e rivive nella poesia di un'umanità che deve riscoprire le passioni di un tempo, cercando nel passato della propria terra la via migliore per costruire un pacifico domani.
Predrag Matvejevic incontra Vendola © Ida Vinella
Predrag Matvejevic incontra Vendola © Ida Vinella
Predrag Matvejevic incontra Vendola © Ida Vinella
Predrag Matvejevic incontra Vendola © Ida Vinella
Predrag Matvejevic incontra Vendola © Ida Vinella
Predrag Matvejevic incontra Vendola © Ida Vinella
Predrag Matvejevic incontra Vendola © Ida Vinella
Predrag Matvejevic incontra Vendola © Ida Vinella
Predrag Matvejevic incontra Vendola © Ida Vinella
Predrag Matvejevic incontra Vendola © Ida Vinella
Predrag Matvejevic incontra Vendola © Ida Vinella