Manuela Olivieri racconta il "suo" Pietro Mennea

La moglie del campionissimo barlettano in un sentito ricordo

giovedì 22 agosto 2013 10.18
A cura di Luca Guerra
E' stato tempo di celebri e commoventi ricordi a Mosca, dove dal 10 al 18 agosto si sono tenuti i Mondiali di atletica leggera: sullo sfondo della kermesse iridata, al di là delle emozioni riservate dalla pista, l'evento è stato caratterizzato anche dal ricordo di Pietro Mennea, la "Freccia del Sud". Proprio a Mosca il barlettano Mennea ottenne nell'estate del 1980 l'oro olimpico, apice di una carriera che ha visto annoverare nel palmares della "Freccia del Sud" anche due bronzi olimpici, le Olimpiadi di Monaco, Montreal, Mosca, Los Angeles e Seul, 528 gare complessive, 23 libri e soprattutto il record mondiale del 1979 a Città del Messico, dove corse i 200 metri in 19 e 72, primato rimasto in piedi per ben 17 anni e ancora intatto su scala europea.

La capitale russa ha rappresentato l'occasione per incontri, ricordi, rievocazioni: in questa cornice si inserisce la struggente intervista rilasciata da Manuela Olivieri, moglie di Pietro, alle colonne del Secolo XIX. Sulla Moscova la signora Mennea ricorda il primo incontro con suo marito: «Fu una conoscenza casuale, più di vent'anni fa. Lui aveva smesso. La prima sera che uscimmo assieme mise in moto la macchina, usci da Roma, proseguì. Con tutti i ristoranti che ci sono a Roma, dove stiamo andando? Andammo a Formia, per anni la sua casa, il suo alveo. Era lì che si sentiva a proprio agio, protetto». Una vita di corsa, accanto a un uomo per il quale la determinazione era parola d'ordine nel quotidiano: «Dopo la laurea in Economia, quella in Giurisprudenza - prosegue Manuela Olivieri - E così siamo diventati colleghi. Ma non gli bastava. "Manué, voglio anche la laurea in Lettere, in Storia". "Leggi", gli rispondevo, e gli davo qualche consiglio. E lui accumulava testi di ogni tipo. Il nostro studio era pieno, la nostra casa all'Aventino era piena. Ci rassegnammo e comprammo un appartamento per riempirlo di libri».

Una scoperta continua, giorno dopo giorno, come se quel maledetto 21 marzo non le avesse portato via Pietro, che Manuela continua a sentire intorno a sé: «Gli oggetti, le cose, l'incredibile quantità di cose che ha messo assieme. Le maglie, per esempio: quella dell'Avis Barletta è di lana. E le medaglie, sin da quelle vinte da ragazzo. Teneva tutto. Era il magazzino dei suoi mondi. E poi c'erano i libroni che avevano incominciato a mettere assieme i suoi: ritagli appiccicati, a centinaia. Pietro atleta e campione l'ho scoperto sfogliando quella collezione. Pietro uomo l'ho scoperto da me: buono, ostinato, con una memoria ferrea, a volte diffidente. Gli piaceva fare del bene, ma volte mi diceva: "Perché quei soldi non li diamo direttamente al medico che deve operare la bambina? Non si sa mai"».

Il 12 settembre sarà Barletta a ospitare il Memorial Day ''Pietro Mennea'', evento con gare sui 200 metri in tutta Italia aperte ad ogni categoria istituite in coincidenza con il giorno dell'anniversario del 19''72 del record del mondo di Mennea a Citta' del Messico nel 1979: un atto dovuto per celebrare un atleta e un primato che fanno parte della storia dello sport italiano. La manifestazione ospiterà anche diversi eventi collaterali come mostre, convegni, premiazioni, presentazione di pubblicazioni e raduni tecnici dedicati alla velocità: «Con Giovanni Malagò e Alfio Giomi stiamo cercando i locali per il museo. E intanto con Pietro mi ritrovo al fianco tutti i giorni, nel nostro studio. Stava lavorando al recupero crediti della Lehmann Brothers, una faccenda impegnativa. Ora la porto avanti io...». Attraverso le parole di chi lo ha vissuto da vicinissimo ricordiamo che uomo fosse e quale grandezza d'animo si rivelasse negli occhi di chi lo incrociava. E il suo ricordo resta vivo e vivido tra noi, nella memoria dell'esempio della "Freccia del Sud", orgoglio sportivo per la propria città, simbolo di un'Italia fatta di grinta, sudore e sacrificio.
(Twitter: @GuerraLuca88)

Dal 29 marzo 2015, va in onda "Pietro Mennea, la freccia del Sud", fiction di Ricky Tognazzi su Rai 1.
Fonte intervista: ilsecoloxix.it