Malasanità in Puglia: 11 persone indagate, le dichiarazioni di Forza Italia

«Le condotte delineate si sarebbero sostanziate nella promessa di posti di lavoro da parte di alcuni pubblici ufficiali, in cambio di plurime utilità (anche sessuali)»

mercoledì 13 luglio 2022 18.28
Il governo valuti le "iniziative", innanzitutto di "carattere ispettivo, alla luce dei gravi fatti riguardanti la mala gestio della sanità pugliese", che potrebbero anche commisurarsi in un commissariamento. Così, in un'interrogazione al Ministro della salute Roberto Speranza, i deputati di Forza Italia Mauro D'Attis, Elvira Savino, Vincenza Labriola, Veronica Giannone e Gianluca Rospi.

L'atto ispettivo è stato presentato anche al palazzo Madama dai senatori azzurri Licia Ronzulli, Dario Damini e Michele Boccardi. Gli esponenti di Forza Italia fanno riferimento alle misure cautelari "emesse dal gip di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica di Lecce, nei confronti di 11 persone, indagati per ipotesi di reato di corruzione, traffico di influenze illecite e falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici".

"Le condotte delineate durante lo sviluppo delle attività operative - spiegano nell'interrogazione - si sarebbero sostanziate nella promessa di posti di lavoro da parte di alcuni pubblici ufficiali, in cambio di plurime utilità (anche sessuali), nel collocamento di persone in posizioni strategiche di svariati Enti pubblici e di fatti gravi commessi proprio nel settore della sanità pugliese. Le indagini sembrano aver disvelato un modus operandi grazie al quale alcuni indagati avrebbero posto in essere una serie di comportamenti ispirati non solo all'arricchimento personale e/o politico, attraverso una gestione personalistica del presidio sanitario della regione Puglia".

I parlamentari azzurri hanno evidenziato, inoltre, come "tali fatti fanno eco ad altre iniziative giudiziarie assunte dalla Procura di Bari che hanno riguardato corruzione e appalti anch'essi in materia di sanità regionale con l'emissione di misure cautelari nei confronti di importanti dirigenti di diretta collaborazione con il Presidente della Regione, misure ancora in corso di esecuzione. Dai fatti riportati, tutti recenti, emerge un quadro drammaticamente preoccupante per la gestione della sanità pugliese, caratterizzata da notevoli inefficienze: pronto soccorso definiti "gironi infernali", liste di attesa interminabili, ospedali chiusi, reparti in sovraffollamento irrazionale, ambulanze in coda per ore, in una situazione eufemisticamente definibile 'emergenziale'"