«Ma Vendola e il centrosinistra sono ben altra cosa»

Documento dei politici del Sel di Barletta. «Noi abbiamo un'altra idea della città e del centrosinistra che la governa»

mercoledì 15 febbraio 2012
«Abbiamo sostenuto e aderito con entusiasmo a "Sinistra Ecologia Libertà con Vendola", senza mediazioni e promesse alcune, affascinati dalla sfida del Presidente Vendola che coraggiosamente, al congresso fondativo, scommetteva su una nuova prospettiva politica che vedeva in SEL non un nuovo ennesimo partito bensì il ponte verso la nuova partita dei progressisti in Italia». E' quanto scrivono vari esponenti di Sinistra ecologia e libertà di Barletta, per la precisione a firmare questo documento sono Ruggiero Crudele, Luigi Dicorato, Paolo Doronzo, Pietro Doronzo, Angelo Francavilla, Ruggiero Quarto e Beppe Vischi.

«Sentivamo il bisogno di questa ventata d'aria fresca nel CentroSinistra, con la speranza che soffiasse forte nella nostra città per ridare smalto e slancio a una Coalizione che aveva smarrito identità e tensione etica.In verità, all'indomani della consultazione elettorale, di quell'aria fresca non si è avvertita traccia, con la responsabilità del coordinamento cittadino SEL che ha preferito adeguarsi all'andazzo del tirare a campare con l'aspirazione e l'appagamento del posto a tavola, per quanto questa si sia rivelata precaria e imbandita alla men peggio. È successo che il coordinamento cittadino SEL, arroccatosi in un recinto identitario per non dire iniziatico, precluso a chi non avesse avuto parte alla fondazione del Partito, ha rinunciato alla funzione di elaborazione politica e programmatica per aderire acriticamente ad un'Amministrazione che nasceva monca, nel segno della provvisorietà e dell'istinto di sopravvivenza, senza alcuna riflessione sulle problematiche già emerse nel corso della precedente consigliatura. L'adesione convinta e irrinunciabile al CentroSinistra, è stata male interpretata come sostegno a prescindere e comunque ad un'Amministrazione che invece ha ormai immobilizzato la città nei giochi di Palazzo, insensibile al "grido di dolore" che si leva dai cittadini spettatori increduli di eventi drammatici e di fatti che mettono in discussione l'azione di governo di questi ultimi anni. È a questi cittadini che ci rivolgiamo per dire che noi "non ci stiamo", abbiamo un'altra idea della Città e del CentroSinistra chiamato a governarla, improntata al forte richiamo ai valori e all'etica dei comportamenti, all'impegno responsabile, alla tangibile trasparenza ed efficienza amministrativa, aperta a quei fermenti culturali presenti in città e che l'Amministrazione e i Partiti dovrebbero intercettare, per la soluzione dei profondi disagi cittadini in tema di lavoro, ecologia, gestione del territorio, cultura e partecipazione. Abbiamo tanto bisogno di quell'aria fresca che invocavamo e non rinunciamo all'impegno, senza mire di protagonismo personale di alcuna sorta, perché quell'aria spiri con forza nel nostro CentroSinistra e nella Città».