Lo stagno della politica barlettana diventerà un bel lago?
La responsabilità delle scelte nel prossimo futuro
mercoledì 5 novembre 2014
10.04
La politica ci obbliga alla politica: anche a Barletta, ci si mette gli abiti migliori ma sempre nello stesso stagno melmoso si va a pescare. Melmoso inteso come non trasparente.
Meno di un anno e mezzo fa, veniva nominata la squadra della Giunta di Pasquale Cascella, neoeletto Sindaco di Barletta, la sua città di origine, tornato da Roma "a miracol mostrare". Una Giunta che Cascella stesso definì "Smart" al momento della sua nomina, e che venne definita dal coraggioso 'metodo' Cascella: un assessorato per le liste della sua maggioranza, indipendentemente se fosse PD o Centro Democratico, più tre nomi del Sindaco, ovvero tecnici scelti in base a competenze e curricola personali. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco: solo cinque mesi dopo Cascella perde un'importante stampella della sua squadra di governo: Ugo Villani, professore universitario di diritto internazionale, si dimette e si scheggia così il disegno di coinvolgimento 'tecnico'. E, inoltre, quello slancio che ci si aspettava con la scelta di Cascella non si è visto: quanto per responsabilità dei nomi in Giunta?
Di tecnici restano Giusy Caroppo, storico dell'arte, all'assessorato alle Politiche culturali, e Azzurra Pelle con l'assessorato all'urbanistica. Cioè due. Ma ora i partiti avranno quel rimpasto che chiedono da sempre, a cui anche Cascella pare aver finalmente aperto, hanno più fame e chiedono una rappresentanza commisurata alla loro forza nella maggioranza, ad esempio il PD. In più si vocifera la sostituzione della Caroppo. Quindi appare legittimo chiedersi se sarà la fine del ricorso a 'tecnici' nella Giunta Cascella. E chissà se i partiti sapranno scegliere, non solo gente vicina a questo o quel capobastone?
Un piccolo assaggio del senso di responsabilità sarà valutabile già martedì 11 quando il Consiglio comunale è stato convocato anche per discutere dei regolamenti su Ius soli, unioni civili e istituti di partecipazione, finalmente all'ordine del giorno. Se si riusciranno a discutere o si lascerà il Consiglio per far cadere il numero legale. Abbiamo appreso, con una nota della Corsini, che la lista civica "Cascella Insieme" li sosterrà, ma siamo curiosi di vedere cosa faranno gli altri, soprattutto nel maggiore partito della maggioranza che è il PD. Si voti contrario o a favore, ma ci si assuma le proprie responsabilità. Probabile che non tutti nel centrosinistra votino favorevolmente, forse sì il PSI. Intanto pare che Cascella abbia minacciato le dimissioni - non è la prima volta - se i regolamenti non dovessero passare. In questo, onore alla fermezza del Primo cittadino, ma sarà anche una prova per vedere se tiene le redini della sua maggioranza o i 'cavalli sono fuggiti'. Inoltre qualche consigliere denuncia di non essere giustamente coinvolto nelle discussioni politiche interne alla coalizione.
Ci sono anche prossimi importanti banchi di prova, come il PUG, che l'assessore Pelle ha riferito pronto per il Consiglio Comunale o il regolamento per le alienazioni e valorizzazioni, su cui la I Commissione consiliare sta già lavorando. Ma le cose funzioneranno solo con la forza dell'assunzione di responsabilità e non facendo vivere la città in una continua campagna elettorale.
Meno di un anno e mezzo fa, veniva nominata la squadra della Giunta di Pasquale Cascella, neoeletto Sindaco di Barletta, la sua città di origine, tornato da Roma "a miracol mostrare". Una Giunta che Cascella stesso definì "Smart" al momento della sua nomina, e che venne definita dal coraggioso 'metodo' Cascella: un assessorato per le liste della sua maggioranza, indipendentemente se fosse PD o Centro Democratico, più tre nomi del Sindaco, ovvero tecnici scelti in base a competenze e curricola personali. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco: solo cinque mesi dopo Cascella perde un'importante stampella della sua squadra di governo: Ugo Villani, professore universitario di diritto internazionale, si dimette e si scheggia così il disegno di coinvolgimento 'tecnico'. E, inoltre, quello slancio che ci si aspettava con la scelta di Cascella non si è visto: quanto per responsabilità dei nomi in Giunta?
Di tecnici restano Giusy Caroppo, storico dell'arte, all'assessorato alle Politiche culturali, e Azzurra Pelle con l'assessorato all'urbanistica. Cioè due. Ma ora i partiti avranno quel rimpasto che chiedono da sempre, a cui anche Cascella pare aver finalmente aperto, hanno più fame e chiedono una rappresentanza commisurata alla loro forza nella maggioranza, ad esempio il PD. In più si vocifera la sostituzione della Caroppo. Quindi appare legittimo chiedersi se sarà la fine del ricorso a 'tecnici' nella Giunta Cascella. E chissà se i partiti sapranno scegliere, non solo gente vicina a questo o quel capobastone?
Un piccolo assaggio del senso di responsabilità sarà valutabile già martedì 11 quando il Consiglio comunale è stato convocato anche per discutere dei regolamenti su Ius soli, unioni civili e istituti di partecipazione, finalmente all'ordine del giorno. Se si riusciranno a discutere o si lascerà il Consiglio per far cadere il numero legale. Abbiamo appreso, con una nota della Corsini, che la lista civica "Cascella Insieme" li sosterrà, ma siamo curiosi di vedere cosa faranno gli altri, soprattutto nel maggiore partito della maggioranza che è il PD. Si voti contrario o a favore, ma ci si assuma le proprie responsabilità. Probabile che non tutti nel centrosinistra votino favorevolmente, forse sì il PSI. Intanto pare che Cascella abbia minacciato le dimissioni - non è la prima volta - se i regolamenti non dovessero passare. In questo, onore alla fermezza del Primo cittadino, ma sarà anche una prova per vedere se tiene le redini della sua maggioranza o i 'cavalli sono fuggiti'. Inoltre qualche consigliere denuncia di non essere giustamente coinvolto nelle discussioni politiche interne alla coalizione.
Ci sono anche prossimi importanti banchi di prova, come il PUG, che l'assessore Pelle ha riferito pronto per il Consiglio Comunale o il regolamento per le alienazioni e valorizzazioni, su cui la I Commissione consiliare sta già lavorando. Ma le cose funzioneranno solo con la forza dell'assunzione di responsabilità e non facendo vivere la città in una continua campagna elettorale.