Legambiente dice «no» alle esercitazioni militari nei parchi

Foce Ofanto tra i poligoni italiani chiamati in causa. «Una reale minaccia per l'ambiente e la tutela dei nostri ecosistemi»

martedì 25 giugno 2013
Legambiente Puglia ha espresso il suo pieno sostegno alla proposta formulata nei giorni scorsi dal presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Cesare Veronico, sulla necessità di liberare le aree protette dalle servitù militari e dai poligoni, in quanto incompatibili con la tutela della natura e la protezione di specie e habitat presenti nei nostri Parchi, e ha chiesto che sia convocato un tavolo alla presenza del Ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, e il Ministro della Difesa, Mario Mauro, affinché si dia avvio a una discussione finalizzata a trovare delle soluzioni. «Da troppi anni - dicono Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, e Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette e biodiversità di Legambiente - la Puglia è oggetto di uno specifico interesse da parte del Ministero della Difesa per queste attività. Sarebbe opportuno avviare un piano di riordino con lo scopo di ridurre le attuali servitù militari».

L'assemblea nazionale dei delegati (direttivo) di Legambiente ha approvato all'unanimità la lettera di sostegno al presidente del Parco nazionale dell'Alta Murgia presentata da Tarantini. Lo stesso Tarantini e Nicoletti chiedono che sia il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a garantire che si ponga fine allo svolgimento di queste attività. «Nulla hanno a che fare con le finalità di un'area protetta, ma rappresentano un anacronistico e pericoloso utilizzo del nostro territorio in barba a leggi e regolamenti nazionali e direttive europee e internazionali che nemmeno il Comitato Misto Paritetico (Co.Mi.Pa.) tra Forze Armate e Regione Puglia, come gli omologhi presenti in altre Regioni, è stato in grado di garantire».

«La quasi totalità delle esercitazioni militari si svolgono senza che nessuno informi gli Enti gestori delle aree protette, senza chiedere autorizzazioni che vengono bypassate utilizzando e abusando il ricorso al segreto militare che rivestono queste attività. Le esercitazioni militari - continuano Tarantini e Nicoletti - si susseguono oramai da tempo nelle aree naturali protette e nei siti della rete Natura 2000, e interessano indistintamente tutte le regioni: dal Friuli alla Puglia, dall'Emilia Romagna all'Abruzzo fino alla Sardegna, e rappresentano una reale minaccia per l'ambiente e la tutela dei nostri ecosistemi già messi a dura prova da pratiche e usi del territorio ancora inadeguati. A ciò si aggiungono pure i numerosi illeciti che mettono a rischio il patrimonio naturale estremamente prezioso e che rischiamo di perdere anche a causa dell'impropria presenza di servitù e manovre militari nelle aree protette».

Elenco degli 11 poligoni militari in Puglia:
Torre di Nebbia (Ruvo di Puglia), Masseria Signoritti (Manfredonia), Murgia Parisi Vecchio (Altamura), Lago dei Ladri (Bari), La Calamita (Altamura), Casa Mapuzza (Manfredonia), Miniera di Bauxite (Manfredonia), S. Rosa (Lecce), Torre Veneri (Lecce), Foce Ofanto (Barletta), Madonna del Buon Cammino (Altamura).