Legambiente Barletta chiede il ripristino dell'impianto di irrigazione dei giardini Baden Powell
Intervento atteso dal 2022
martedì 13 maggio 2025
16.55
«Apprendiamo dai social dell'immediato ripristino dell'impianto di irrigazione di piazza Plebiscito. Un sacrosanto dovere verso chi si occupa di un bene pubblico, ma a Barletta ormai l'ordinario è un evento. Purtroppo la stessa fortuna non è toccata a noi che aspettiamo l'intervento dal lontanissimo 05 luglio 2022, come da documentazione a firma dell'allora agronomo Luigi Boccaccio. Nel frattempo abbiamo perso diversi nuovi alberi e di conseguenza soldi, a causa di aree troppo aride o addirittura troppo allagate. Questo perché al Baden Powell abbiamo un impianto non più nelle condizioni di fare il suo lavoro. Passati tre anni e persa ogni speranza stavamo valutando di ripristinarlo a nostre spese, ma alla luce di quanto accaduto abbandoniamo l'idea e pretendiamo immediatamente il ripristino dell'impianto di irrigazione dei giardini Baden Powell!» Così il presidente di Legambiente Barletta, Raffaele Corvasce.
«A questo punto una seria riflessione è d'obbligo. Abbiamo adottato un parco abbandonato e non nuovo, in totale degrado, lasciato all'incuria, riservato a frequentazioni discutibili e sottratto ai residenti. Lo abbiamo reso un luogo di cui essere fieri, frequentato da donne, famiglie e anziani, spazio sociale a disposizione della collettività e di tutti quegli enti e realtà associative che ne vogliono usufruire, sopportando la frequenza a volte altalenante con cui vengono svuotati i cestini; quei cestini che ci siamo dovuti inventare con i vasi degli alberi. Si perché al Baden Powell (giardino di circa un ettaro) NON esistono cestini. Alla luce di quanto descritto e di tutti i sacrifici che facciamo ormai da alcuni anni, questa è la moneta con cui veniamo pagati. Non ci resta che continuare a ringraziare tutti i volontari per l'enorme lavoro che svolgono e sperare che gli enti svolgano semplicemente l'ordinario...niente di più».
«A questo punto una seria riflessione è d'obbligo. Abbiamo adottato un parco abbandonato e non nuovo, in totale degrado, lasciato all'incuria, riservato a frequentazioni discutibili e sottratto ai residenti. Lo abbiamo reso un luogo di cui essere fieri, frequentato da donne, famiglie e anziani, spazio sociale a disposizione della collettività e di tutti quegli enti e realtà associative che ne vogliono usufruire, sopportando la frequenza a volte altalenante con cui vengono svuotati i cestini; quei cestini che ci siamo dovuti inventare con i vasi degli alberi. Si perché al Baden Powell (giardino di circa un ettaro) NON esistono cestini. Alla luce di quanto descritto e di tutti i sacrifici che facciamo ormai da alcuni anni, questa è la moneta con cui veniamo pagati. Non ci resta che continuare a ringraziare tutti i volontari per l'enorme lavoro che svolgono e sperare che gli enti svolgano semplicemente l'ordinario...niente di più».