Le strade di Foggia e Bologna unite dalla tragedia, Barletta è vicina

Quando la strada diventa l'inferno. Cannito: «Non si può restare indifferenti»

lunedì 6 agosto 2018 20.48
A cura di Ida Vinella
Oggi le strade italiane si sono tinte di rosso. Rosso come il sangue, rosso come il fuoco, rosso come il colore dei vivaci pomodori che in questo periodo ricoprono col loro manto vermiglio la nostra terra. Una giornata terribile che ha scioccato la Puglia e l'Italia intera per due incidenti stradali geograficamente lontani, ma vicini nell'orrore e nell'angoscia.

Siamo in Puglia, nel foggiano, sulla statale 16 presso il bivio per Ripalta, vicino Lesina e ai confini con Termoli: un violento impatto tra un tir e un furgone bianco con targa bulgara, sul quale viaggiavano alcuni africani di ritorno dal lavoro nei campi. Le vittime sono 12, tutti extracomunitari. Solo sabato scorso era avvenuto un incidente molto simile sulla strada provinciale 105 tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri, nel quale hanno perso la vita quattro braccianti agricoli extracomunitari e altri quattro sono rimasti feriti.

Ancora il colore rosso, come i berretti che indossavano i lavoratori stranieri sotto il cocente sole pugliese, per una paga di un euro al quintale di pomodori raccolti. Mercoledì da San Severo partirà la "marcia dei berretti rossi" per commemorare le vittime e rivendicare diritti e controlli.

In merito a questi episodi l'Amministrazione comunale di Barletta ha voluto manifestare con una nota cordoglio a quella comunità di persone invisibili, schiavi di questo nostro tempo. «Quanto accaduto deve scuotere le coscienze e rendere tutti meno indifferenti a quello che accade intorno, nelle nostre campagne, sulle nostre strade - scrive il sindaco Cosimo Cannito - Giovani, poco più che 20enni, erano quattro ragazzi africani morti nel foggiano in un incidente stradale, dopo avere trascorso il loro ultimo giorno di vita a raccogliere pomodori per una paga probabilmente da fame e in condizioni di lavoro estreme, al caldo di questi giorni, protetti solo dai berretti rossi distribuiti dai sindacati. Di fronte a tragedie come queste, in cui quattro giovani ragazzi muoiono lontano dal loro paese e dai loro affetti, le istituzioni e i cittadini non possono restare indifferenti e in silenzio».

Dalle nostre terre bruciate dal sole e dalle ingiustizie siamo ora a Bologna, dove a bruciare è stato il gas mortale contenuto nell'autocisterna che questo pomeriggio è esplosa sul Raccordo Autostradale Bologna Casalecchio a causa di un tamponamento multiplo. Prima lo schianto, poi l'esplosione, infine le fiamme che hanno divorato le auto in coda: nell'incidente si registrano due vittime e circa 70 feriti.

Le immagini del video in cui si vede il momento dello scontro e dell'esplosione stanno facendo il giro dei social. Dal Sud al Nord l'Italia è unita dalla sofferenza per questi terribili incidenti, e noi non possiamo far altro che chiedere sempre più sicurezza, in queste settimane in cui le strade italiane sono popolate da famiglie in viaggio per le vacanze estive.