Lavori allo stadio “Lello Simeone”, tutto come prima?

Il manto della storica struttura al termine dell’intervento comunale. Spesi 5000 euro per rendere agibile la struttura

giovedì 4 ottobre 2012 2.34
A cura di Enrico Gorgoglione
C'era una volta un campo da gioco, storico, importante, "dimora" di tanti successi calcistici (e non solo). La sua storia è parallela a quella dell'amministratore pubblico barlettano, che tristemente l'ha abbandonato al suo destino per tanti e lunghi anni. Ora su quel terreno, anni dopo, giocano altre generazioni di barlettani, non più appartenenti alla prima squadra, e la struttura da bomboniera si è lentamente trasformata in una bolgia…di pietre e di fango. Dopo continui rinvii, il "Lello Simeone", che nella sua lunga storia ha conosciuto molti "se", "ma" e "forse", ha aperto i suoi cancelli ai parziali lavori di ristrutturazione del terreno di gioco, che negli ultimi tempi appariva davvero inadeguato alla pratica sportiva: una vera e propria emergenza "Simeone", sulla quale la nostra redazione aveva acceso spesso i riflettori. In data 27 settembre è stato avviato questo intervento, che alle casse comunali è costato "solo" 5000 euro al fronte dei 500.000 preventivati per il completo rifacimento con l'innesto di un manto in erba sintetica. L'intervento dei giorni scorsi ha apportato solo una piccola miglioria al terreno di gioco, tesa ad ottenere l'agibilità da parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio per le partite dei campionati giovanili e delle serie inferiori.

Dopo 3 giorni di intensi lavori, il "Simeone" è stato riconsegnato alle società sportive che quotidianamente lo frequentano. A poche ore dalla riapertura dell'impianto, la redazione sportiva di Barlettalife è tornata sul manto della storica struttura della Città della Disfida. Attualmente, per parlare di "Simeone" bisogna viverlo, provare a giocarci, calpestare il suo "nuovo" manto. Voci contrastanti giungono in redazione in merito ai lavori svolti in questi giorni: c'è chi parla di un lieve miglioramento delle condizioni di gioco, altri affermano che è cambiato davvero poco o nulla. Una costante, però, resta: quando Barletta è attraversata da copiose precipitazioni, il "Simeone" si trasforma in una gigantesca pozzanghera di fango.

E se è vero che gran parte dei sassi che prima popolavano la struttura sembrano essere stati rimossi, gli avvallamenti e le buche nel terreno sono un problema tuttora all'ordine del giorno. Tali caratteristiche del manto del "Simeone" rendono il campo davvero difficile: non è affatto gradevole rischiare infortuni su un terreno del genere, e men che meno, soprattutto per i più piccoli, uscire dal campo di gioco completamente inzaccherati causa qualche precipitazione più copiosa. Tutto questo sembra essere una costante: da questo punto di vista, infatti, è cambiato davvero poco, ma lasciamo al lettore il giudizio finale sulle migliorie apportate al manto del glorioso "Lello Simeone" di Barletta. Quello che una volta era il tempio del mitico Barletta Calcio in serie B, ora è diventato un misero campo in terra battuta. La soluzione-tampone proposta dall'amministrazione comunale probabilmente faciliterà il ripristino dell'attività agonistica, ma il lieto fine per lo storico impianto sembra ancora lontano, non solo nel mondo delle favole, ma anche in quello più pragmatico della realtà.
"Lello Simeone", tutto come prima? © Enrico Gorgoglione
"Lello Simeone", tutto come prima? © Enrico Gorgoglione
"Lello Simeone", tutto come prima? © Enrico Gorgoglione
"Lello Simeone", tutto come prima? © Enrico Gorgoglione
"Lello Simeone", tutto come prima? © Enrico Gorgoglione
"Lello Simeone", tutto come prima? © Enrico Gorgoglione
"Lello Simeone", tutto come prima? © Enrico Gorgoglione
"Lello Simeone", tutto come prima? © Enrico Gorgoglione
"Lello Simeone", tutto come prima? © Enrico Gorgoglione
"Lello Simeone", tutto come prima? © Enrico Gorgoglione
"Lello Simeone", tutto come prima? © Enrico Gorgoglione
"Lello Simeone", tutto come prima? © Enrico Gorgoglione