La sede vada a Trani, una città all'altezza del compito

«La sede della Asl nell’ex monastero degli agostiniani». L'immobile è stato oggetto di lavori di consolidamento

giovedì 20 maggio 2010
La proposta avanzata dal consigliere comunale Franco Caffarella trova seguito nelle intenzioni del sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini che ha scritto al direttore generale della Asl, Rocco Canosa, proponendo come sede della Asl provinciale l'ex ospedale, già convento degli agostiniani, di piazza Gradenigo.

L'immobile, al centro di un contenzioso fra Comune e Asl, negli anni scorsi è stato oggetto di lavori di consolidamento della struttura e recupero della facciata (finanziati per 490mila euro con fondi del Ministero dei beni culturali) e dunque ben si presterebbe ad accogliere l'apparato provinciale. Ecco la lettera inviata da Tarantini a Rocco Canosa nella quale torna a far capolino l'ipotesi di un parcheggio interrato sulla piazza:

«La nostra città attraversa una fase storica di trasformazione dei propri presidi istituzionali, poiché essendo co-capoluogo di provincia è di fatto interessata da esigenze differenti da quelle finora avute. Riteniamo che una collocazione della sede della Asl Bat e quindi dell'amministrazione sanitaria di questo territorio debba trovare un sito all'altezza del compito che oggi deve svolgere, non più meramente locale, ma di più ampio respiro. La nostra idea è che l'ex Monastero degli agostiniani, a Trani, possa essere destinato a questa funzione. Da un lato perché offrirebbe nel centro popolare della città una destinazione degna e prestigiosa dei servizi amministrativi della Asl Bat. Dall'altro potrebbe contare su un ampio parcheggio sotterraneo che verrà realizzato nella attuale piazza Gradenico così come previsto dal piano del traffico approvato di recente nella nostra città. Inoltre, poiché necessiteranno degli interventi di ristrutturazione, sarebbe meglio prevedere una destinazione specifica della struttura che già storicamente ha avuto destinazioni similari evitando così interventi e suddivisioni delle aree fondate su concetti generici di utilizzo degli ambienti stessi».