La sapienza del dono. In memoria del prof. Giuseppe Barile

Il ricordo della studentessa Andrea Dinunno

venerdì 19 dicembre 2025 18.00
«Nel tempo sospeso dell'Avvento, quando la città si raccoglie fra le luci e l'atmosfera natalizia, la memoria si posa sulle figure che hanno dato peso e direzione alla nostra vita. Nella nostra Barletta, il pensiero torna con gratitudine al Prof. Giuseppe Barile. Docente di latino e greco, concittadino illustre per virtù silenziosa e per instancabile dedizione al servizio scolastico, è rimasto fedele fino agli ultimi giorni ad una missione che non conosce orari né stanchezza: trasmettere. Trasmettere il sapere, certo, ma soprattutto un bagliore, una postura interiore di fronte allo studio e alla vita». Così Andrea Francesca Dinunno

Attraverso i classici, egli insegnava la disciplina dell'intelletto, la dignità della fatica. Non spiegava mai per esibire erudizione; parlava per consegnare una fiaccola. E tuttavia la sua cultura, così feconda e riconosciuta, non oscurava mai la sua qualità più preziosa: un cuore grande, sempre aperto. Con i ragazzi sapeva essere paziente, perché vedeva in ciascuno non solo uno studente, ma una giovane persona in cerca di orientamento. E offriva la sua paidéia senza misura, come si offre un dono a chi ne ha davvero bisogno. I suoi dizionari erano amici, un rifugio in cui poter ragionare con lentezza, scegliere le parole, amare la precisione senza perdere la tenerezza. Il suo tratto umano, improntato a una gentilezza mai melensa, ha lasciato un'impronta nella coscienza di intere generazioni di allievi, oggi cittadini più consapevoli, più vigili, più liberi nel pensiero. La sua eredità non si misura in titoli, ma nella qualità delle coscienze che ha contribuito a formare. Nel tempo del Natale, che è tempo di dono, di cura e di responsabilità condivisa, il suo modello assume un valore emblematico. Insegnare, ci ha mostrato, è un atto profondamente etico: è credere nell'altro, investire nel futuro, custodire la comunità… è un alto gesto di amore civile. In un'epoca segnata dalla fretta e dalla superficialità,
educava al tempo dello studio, alla profondità dello sguardo, alla responsabilità della parola senza velare la bellezza delle piccole cose, della semplicità. Il suo esempio ci ricorda che l'intelligenza, quando è vera, non separa, ma unisce; e che la cultura, quando è autentica, amplia il cuore ancor prima della mente. Ricordare il Professore significa, per Barletta, rendere omaggio non soltanto a un grande docente, ma a un uomo giusto, che ha fatto dell'istruzione un esercizio di bontà e della
conoscenza una forma di servizio. Che il suo ricordo accompagni questo Natale come una lezione duratura: la più alta sapienza è quella del saper trasmettere, del saper donare, dell'essere vicini al prossimo. Perché in ogni momento e in ogni città, ma soprattutto nella nostra Barletta, c'è bisogno di figure come il Prof. Giuseppe Barile: uomini che insegnano non solo con i libri, ma con la vita.