La resistenza continua, nonostante tutto

Il 25 aprile, giorno della liberazione, è stato festeggiato il 24 aprile. Assenti il sindaco e gli indaffarati politici barlettani

mercoledì 25 aprile 2012 9.45
A cura di Tommaso Francavilla
Nel resto d'Italia, l'anniversario della liberazione dagli invasori nazisti si festeggia il 25 aprile, invece a Barletta, che è un mondo a parte, si è rievocato il 24 aprile, forse con la voglia di "togliersi il pensiero", visto il clima un po' imbarazzato che aleggiava. Nonostante questo, sono sventolate le belle bandiere dell'Italia liberata, hanno sfilato gli alunni delle scuole, le massime autorità cittadine e dei comuni limitrofi, le autorità militari, le associazioni di combattenti. Si sono rievocati i fatti che hanno portato Barletta ad ottenere le medaglie al valore civile e militare, si sono poste corone di alloro al monumento ai caduti in guerra, davanti il palazzo (abbandonato) delle poste, dove vigili urbani e netturbini barlettani furono massacrati dai nazisti. All'appello però, mancavano il sindaco Maffei e i sindaci dei comuni limitrofi, per improrogabili (o improbabili) motivi. Al loro posto c'erano i vice-sindaci che, in queste situazioni, si rivelano utilissimi.

Pare che la scelta di rievocare il 24 aprile è stata optata per favorire la presenza degli alunni delle scuole, a scapito dell'intera cittadinanza, che in minima parte si è accorta della rievocazione, infatti i cittadini erano impegnati nel solito tran-tran quotidiano, invece i politici barlettani, forse stavano "tramando" da qualche parte per il consiglio comunale delle ore 16, non avevano tempo per dare un'occhiata alla piazza.

Per cui, l'anniversario è stato festeggiato da pochi cittadini, da pochi appartenenti all''Arci "C.Cafiero" e da pochi appartenenti alla Rete degli Studenti Medi Barletta. Sul palco, il partigiano Vito Cuonzo, testimone della resistenza, non ha preso parola, ma il suo viso e il suo silenzio hanno spazzato via tutta la retorica e tutti gli assenti ingiustificati. Un alunno di una delle scuole presenti portava un cartello con la scritta "La resistenza continua". All'azzeccato cartello bisognerebbe aggiungere "La resistenza continua, nonostante tutto".

Dopo la cerimonia, fermo per strada una cittadina barlettana, la signora Maria Grazia, le pongo qualche domanda:
Signora Maria Grazia, lei sapeva che la rievocazione del 25 aprile era stata anticipata?
«Assolutamente no! Non ne sapevo nulla».

Ha senso anticipare la rievocazione del 25 aprile, un giorno prima?
«No, ma se avessero festeggiato il 25 aprile, forse ci sarebbe stata molta più gente».

Lei ricorda una rievocazione del 25 aprile con maggiore affluenza di cittadini, in passato?
«Sì, sebbene io non abbia partecipato a tutte le rievocazioni. Ma io ormai, data la mia età, so cosa significa la data del 25 aprile, diciamo pure che sono "giustificata" se non partecipo ogni anno ai festeggiamenti. I giovani, invece, dovrebbero accorrere in massa, queste celebrazioni sono per loro, che dovranno trasmettere la memoria storica».
25 aprile liberazione © Tommaso Francavilla
25 aprile liberazione © Tommaso Francavilla
25 aprile liberazione © Tommaso Francavilla
25 aprile liberazione © Tommaso Francavilla
25 aprile liberazione © Tommaso Francavilla
25 aprile liberazione © Tommaso Francavilla
25 aprile liberazione © Tommaso Francavilla
25 aprile liberazione © Tommaso Francavilla
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25 aprile liberazione © Tommaso Francavilla
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