La mano pesante della censura barlettana abbatte il bordello della città

L'opera "H24" ha riprodotto le case chiuse anni '30 per "un piacere solo momentaneo"

mercoledì 8 luglio 2015 12.31
A cura di Viviana Damore
«Ahi serva Italia di dolore ostello nave senza nocchiere in gran tempesta non donna di province, ma bordello» Dante si lamentava così dell'Italia del '300 nel VI canto del suo Purgatorio, a più di settecento anni di distanza la nostra patria resta ancora una nave senza nocchiere. Ironizzando forse su questo aspetto della nostra realtà, lo street artist barlettano, volto misterioso nascosto dietro lo pseudonimo artistico Rizek, ha realizzato la sua ultima opera intitolata "H24", con cui ha colpito nel segno, scatenando le forti ire censorie: l'ex casa cantoniera, collocata dinanzi al passaggio a livello della Bari Nord, è divenuta una casa di tolleranza anni '30.

Uno spazio abbandonato ha rivissuto per qualche ora nella passionale carnalità dell'arte che ridà vita, prima che l'opera di street-art-attack venisse completamente ricoperta con una riverniciata. L'artista ha plasmato la parte anteriore dell'immobile apportandovi fregi dorati, ispirati alle carte da parati anni '30, mentre le due finestre della struttura, sono divenute sguardo su un mondo proibito, con la rappresentazione di due donne ammiccanti nella loro spontanea sensualità. Un tariffario indicante i prezzi delle eventuali prestazioni (se ne trovano molti in vendita nei mercatini, spesso sono originali risalenti all'epoca in cui strutture del genere erano tollerate dalla legge ndr) è stato collocato dall'artista nei pressi della riproduzione artistica delle antiche "case chiuse", correttezza commerciale di sapore antico.

Un quartiere a luci rosse nella nostra cara Barletta, piccola Amsterdam del sud per qualche ora, prima che l'inquisizione si abbattesse con la sua pesante mano. Il titolo dell'opera è ironicamente ispirato ai distributori "H24", sparsi in ogni zona della nostra città, simbolo di una disponibilità perpetua, ricollegata dall'artista ai "perpetui distributori di piacere carnale". In realtà come ci ha spiegato lo stesso Rizek «Non vi era nessun mio intento in particolare, la struttura mi ha ispirato, il colore della casa andava benissimo con la carta da parati, così ho deciso di rappresentare una casa di tolleranza anni '30, ognuno poi interpreti l'opera a modo suo». Stupisce che desti scandalo un'opera d'arte, quando la prostituzione è ancora una realtà molto presenta nelle nostre zone, ma come dicono gli anziani "Alcuni le vergogne preferiscono nasconderle sotto al tappeto".

E' stato subito scandalo per un'opera nata dall'ispirazione artistica del momento, ma nulla vieta ai curiosi di poter "sbirciare" sul web le immagini di un attacco d'arte così originale.
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