La certificazione energetica, tutto quello che c’è da sapere

Un approfondimento sul tema

martedì 17 maggio 2022 12.42
Tra le tante a cui è necessario pensare quando si possiede o si vuole acquistare un immobile, la certificazione energetica è di sicuro una delle principali e delle più urgenti. Non basta scegliere gli arredi che rispettino il nostro budget e i nostri gusti, organizzare gli ambienti e illuminare al meglio la casa, infatti anche la parte burocratica richiede molta attenzione in queste situazioni particolari.

Conosciuta solitamente come certificazione energetica, in realtà il nome appropriato è Attestato Prestazione Energetica, anche detto APE, da quando è stato modificato il decreto che lo regola nel 2013. Se non avete ancora familiarità con questo documento specifico, in queste righe scoprirete tutto a riguardo, in modo da essere preparati quando vi servirà in futuro o per informarvi se siete in procinto di acquistare o vendere un edificio, che sia un'abitazione o meno.

Per aiutarvi a capire tutto dell'APE, in questo articolo vi spieghiamo in cosa consiste, quando è necessario e chi può redigerlo, infatti il tutto è regolamentato in maniera precisa dalla legge italiana. Continuate a leggere per scoprire il mondo dell'attestato prestazione energetica.

Attestato prestazione energetica: cos'è

L'APE non è altro che l'ennesimo documento necessario quando si entra nel mercato della compravendita immobiliare. Questa particolare documentazione è infatti obbligatorio quando si vende o si affitta un immobile perché svolge una funzione di controllo delle prestazioni energetiche dell'edificio in questione.
Per valutare la prestazione energetica di un immobile vengono usate le lettere dell'alfabeto, più precisamente una scala da A4 a G, dove con A si intende la prestazione energetica migliore, mentre con G il livello peggiore. Solitamente, a meno che non sia un caso particolare, l'APE ha una validità di 10 anni, ma per far sì che rimanga valido l'intero periodo, bisogna assicurare i controlli della caldaia previsti dalle norme italiane, compreso il sopralluogo dell'immobile, senza il quale non è possibile ottenere questa certificazione.

L'APE: chi lo redige

Come ogni documento ufficiale, anche l'attestato di certificazione energetica deve essere redatto da chi di dovere, quindi un professionista che si occupa di questa materia. Nello specifico, colui che redige l'APE prende il nome di certificatore energetico, in quanto ha competenze per quanto riguarda l'efficienza energetica applicata agli immobili.
Questi specialisti del settore vengono formati, supervisionati e accreditati direttamente dalla Regione, ognuna delle quali ha delle leggi locali proprie, anche se al giorno d'oggi ancora la metà delle regioni italiane non hanno adottato delle normative specifiche, quindi utilizzano la legge nazionale per regolamentare la professione del certificatore energetico.
Per fare chiarezza, il certificatore energetico solitamente è un tecnico abilitato alla progettazione di edifici e impianti, quindi molto spesso si tratta di architetti, geometri o ingegneri che scelgono di intraprendere questa strada. Data l'importanza del certificato energetico, anche chi lo redige ha molte responsabilità, sia a livello civile che penale, quindi è davvero necessaria una formazione ad hoc per poter svolgere questa professione.

L'attestato di prestazione energetica: come viene redatto

Dopo aver capito meglio nella teoria in cosa consiste l'APE e chi può rilasciare questa certificazione, è necessario capire come viene calcolato e redatto nella pratica. Sono molti i fattori da prendere in considerazione quando si svolge l'analisi energetica di un immobile, tra cui: Tutti questi valori vengono calcolati con l'aiuto di software certificati, utilizzati appositamente a questo scopo. Solo dopo aver preso i valori elencati e averli elaborati tramite i software, il certificatore energetico potrà compilare il documento e rilasciare l'APE, in cui vengono sintetizzate le caratteristiche energetiche dell'immobile.