L'intervista del sindaco Maffei a Spazio Città

Discussione sul cambiamento di Barletta e sui nuovi progetti. I sottopassi sono stati il tema principale

mercoledì 6 ottobre 2010
A cura di Marco Catapano
Un comunicato stampa fatto apposta per l'evento, numerosi messaggi sul noto social network. E' così che Maffei ha annunciato la sua intervista trasmessa ieri dal programma televisivo regionale "Spazio città" condotto da Roberto Straniero. Numerose le tematiche discusse riguardanti la città di Barletta tra cui la sua ricandidatura e i numerosi interventi di ristrutturazione e riqualificazione di opere e beni pubblici.

«Il vero successo di Maffei – ha commentato Straniero – è stato quello di aver "sbrogliato" la situazione della 167». Forse questa è stata l'unica situazione che ha fatto apprezzare il sindaco ai cittadini. Intanto, però, sono in progetto tantissimi interventi: alcuni già avviati, altri in corso e altri ancora bloccati (si veda il caso del nuovo sottopassaggio pedonale in via del Milite Ignoto, bloccato a causa di un cavo di media tensione che è in attesa di essere spostato altrove).

Ciò che attualmente sta per rivoluzionare la città è sicuramente la costruzione di un sottopasso in via Callano e di conseguenza l'abolizione di tantissmi passaggi a livello anche al di fuori della città: quello in zona "Tratturo Regio" e "Salinelle", in cui nasceranno due cavalcavia; quello situato a ridosso del Santuario, in cui verrà realizzato un sottopasso per evitare che le processioni passino per la 16bis.

Sono ancora tanti i progetti sulla carta, citati ieri da Maffei, e si vedrà con il passare del tempo, se verranno realizzati. Tra i tanti ricordiamo solo alcuni tra cui la riqualificazione della litoranea di Ponente, la realizzazzione di un parcheggio a ridosso delle Mura del Carmine, il recupero della vecchia chiesa della Sacra Famiglia e l'acquisto, da parte del comune, del palazzo Bonelli.

Restano comunque tante le lacune nella città di Barletta: il degrado dei giardini a ridosso delle mura del Carmine, l'abbandono delle zone periferiche e soprattutto le celebrazioni della disfida che, negli ultimi anni, sono state ridotte all'osso.

Non resta sperare che tutte queste opere appena inziate si concludino nel migliore dei modi e che il sindaco continui a fare il suo lavoro mettendocela tutta (non solo in periodi di campagna elettorale), per matenere l'ordine in una città che ha bisogno di tante attenzioni.