L’area per cani è una discarica non a norma

Bacheca protetta, distributore di palette e cestino portarifiuti sono solo un miraggio. In compenso? Deiezioni umane!

martedì 12 aprile 2011
Ho deciso di portare il mio cane nell'apposita area attrezzata, situata in via Pappalettere. L'ora di punta è sicuramente quella che precede il pranzo. Lì incontro parecchi volti noti ma anche molta gente che si lamenta. In effetti lo scenario non è proprio idilliaco. Le aiuole messe a disposizione per i cani sono ricoperte di immondizia: carta di diverso tipo e formato, bottiglie di vetro, vasi rotti, cartoni di pizza, uova rotte e maleodoranti, buste di svariata misura e anche verdure avariate di ogni genere. Una discarica a ciel sereno. E pensare che questi spazi sono studiati per la convivenza di due opposte esigenze: la libertà di spostamento del cane e la tutela del cittadino che, allo stesso tempo e nello stesso luogo, si muove in un'area destinata al tempo libero. In realtà quando si varca lo soglia di quest'area si è investiti da un penetrante cattivo odore. Lì mi spiegano che i condomini del palazzo di fronte hanno più volte denunciato la pessima manutenzione.

È ovvio che rivoltare il terreno non serve a niente se prima non viene effettuata un'adeguata pulizia da chi di dovere. Per un certo periodo poi, dopo alcune denunce, quest'area è stata chiusa al pubblico. In un primo momento si è vociferato un nuovo progetto destinato a realizzare un'area 'verde' per gli anziani, ma poi è ritornato tutto com'era.

Oggi quest'area è ancora destinata ai cani, ma con molta incredulità ho visto (e fotografato) che le cosiddette deiezioni non sono solo animali. Non ci crederete ma sul luogo del delitto ci sono anche le prove: fazzoletti e scottex evidentemente sporchi. Non è complicato capire a cosa siano serviti. La mia teoria è stata confermata dal racconto di una persona che porta abitualmente il suo cane lì: "Un giorno, dopo aver legato il cane e richiuso il cancello, ho notato un uomo (di cui non riferiamo ulteriori dettagli ndr.) che si è addentrato nell'area e si è appartato dietro un cespuglio. Facendo un piccolo giro non è stato difficile capire che stava soddisfando i propri bisogni – se devo dirlo educatamente. Che io sappia la cosa si ripete più volte e i soggetti variano parecchio. Per non parlare poi dei ragazzi che si ubriacano, vomitano sulle panchine e lasciano lì le bottiglie".

La cosa assurda è che prima di varcare il cancello c'è un cartello, forse posto un po' troppo in alto, in cui si ricorda che:
"Le deiezioni canine, oltre che rendere più sgradevole l'immagine della città e ridurre quindi il benessere di tutti i cittadini, sono veicolo di pericolose malattie per l'Uomo (e soprattutto per i bambini e le persone anziane), per gli stessi cani e possono essere causa di incidenti. Quindi, se ami gli animali e la tua città, devi raccogliere le deiezioni del tuo cane utilizzando gli strumenti appositi. Lo consiglia un'elementare norma del vivere civile e lo impone la Legge (Reg. Com. 30.6.2000, integr. 26.2.2001 e segg.) che stabilisce che tutti i proprietari, possessori o detrattori di cani, nell'accompagnamento dei medesimi su area pubblica, dovranno essere comunque sempre in possesso di paletta e sacchetto per la raccolta delle deiezioni degli animali".

E poi come se non bastasse ecco le 5 regole elencate.

Al mio padrone ricordo che:
• Ha l'obbligo di usare la paletta per la raccolta delle deiezioni e gettare i rifiuti negli appositi cestini o raccoglitori
• La mancata raccolta delle deiezioni è punita con una sanzione di 103,29 euro (ai sensi dell'art. 344 del r.d. n. 1265/34)
• Il comune non è responsabile di eventuali danni subiti da persone, animali o cose e che ogni azione derivante dalla mia condotta è totalmente a suo carico
• Fuori da questa area deve munirmi di guinzaglio e/o museruola
• Ha l'obbligo di tenermi al guinzaglio e dotarmi di museruola se sono tendenzialmente aggressivo

Tutte queste aree attrezzate per cani dovrebbero essere realizzate secondo particolari accorgimenti per evitare spiacevoli inconvenienti. Tra questi è opportuno ricordare e verificare che:
• Il legno viene trattato con specifico prodotto disinfettante certificato
• Il manto erboso utilizzato è realizzato con un insieme di sementi resistenti all'azione aggressiva dell'ammoniaca
• Gli eventuali percorsi pedonali vengono realizzati in ghiaia di fiume o in pavimentazione di legno per aumentare il drenaggio del terreno ed evitare ferite da taglio
• Dove lo spazio lo consente possono essere inseriti giochi dedicati al divertimento e all'addestramento del cane
• Al fine di meglio veicolare una corretta cultura animalista, è stato previsto l'inserimento di una bacheca protetta dove vengono riportati il regolamento, alcune informazioni e le leggi che riguardano l'uomo e gli animali
• Immancabili l'abbeveratoio, il distributore di palette, almeno una panchina e il cestino portarifiuti
• Ogni fornitura è corredata da linee guida per una corretta gestione e da una dichiarazione di conformità a firma dei tecnici e delle associazioni ambientaliste, qualora queste abbiano concorso alla realizzazione del progetto
• La struttura deve essere mantenuta nella sua efficienza

La verità è una sola: questo spazio non è un recinto né una stalla abbandonata, ma una vera e propria struttura di accoglienza. In tutto questo mi chiedo: ma il guardiano previsto dal regolamento dove è finito?

Giusy Del Salvatore
Area cani non a norma
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