"L'Anarchico Elegante": a Barletta la presentazione del libro

L'iniziativa è inserita nel calendario della manifestazione "Il Maggio dei Libri"

venerdì 3 maggio 2019
Anche per il 2019 l'Amministrazione comunale di Barletta ha aderito al "Maggio dei libri", manifestazione nazionale promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca.

In questo contesto, "L'anarchico elegante" è il libro che sarà presentato oggi alle ore 18,00 presso la "Sala Bernard" nello stupendo scenario di Palazzo della Marra. L'iniziativa è promossa dalla Sezione di Archivio di Stato di Barletta e dall'Unione Nazionale Insigniti al Merito della Repubblica Italiana U.N.I.M.R.I. Sezione "Ten. Col. Pilota Domenico Senatore" di Barletta, nella persona del suo Presidente l'Ufficiale Vito Dibitonto, media partner il Fondo Internazionale della Fotografia FIOF. Alla presentazione del libro parteciperanno, coordinati dalla giornalista Floriana Tolve, l'autore, Alessandro Senatore, l'avvocato Marcello Lanotte Vice Sindaco di Barletta, Michele Ciniero Assessore alla Cultura del Comune di Barletta, la dottoressa Santa Scommegna Dirigente Settore Cultura del Comune di Barletta e il Responsabile della Sezione di Archivio di Stato di Barletta Michele Grimaldi. Il protagonista del libro è l'italiano Oreste Ferrara nato a Napoli nel 1876 il quale, seppur sconosciuto nella sua città, dopo Colombo e sino ad oggi, ha influito in maniera determinante nella storia cubana della prima metà del secolo XX. Partito alla volta di Cuba nel 1896 e animato da un forte spirito garibaldino fu uno dei protagonisti della guerra di liberazione cubana dal dominio spagnolo.

Oltre ad essere stato un avvocato di prestigio, professore universitario e scrittore di livello internazionale, ha rivestito, nella Cuba dei primi anni del secolo scorso, importanti incarichi quali quello di Presidente della Camera, Ambasciatore e Ministro degli Esteri. Ha attraversato da protagonista le vicende politiche della giovane Repubblica cubana e la sua lunga permanenza in questa terra affascinante, seppur complessa e intensa, è costellata di avvenimenti, ricca di successi ma anche di momenti difficili che aprono uno squarcio sulla realtà storica e politica latinoamericana di quegli anni e sulla crisi di quella classe dirigente di stampo liberale che, al pari di quella europea, depositaria di ideali di libertà e progresso, nei primi decenni del novecento verrà irrimediabilmente sopraffatta da governi dittatoriali. Senatore ricostruisce liberamente la figura dell'avvocato napoletano trascinato in terre lontane dalla sua passione libertaria e convertito poi ad una fede liberista che fece di lui un uomo ricco e famoso con un pericoloso tallone d'Achille: un'attrazione fatale per la politica, per la sua parte più intrigante e pericolosa, il potere.

L'autore, Alessandro Senatore, come il protagonista del libro, è nato a Napoli nel 1959. Avvocato cassazionista, appassionato di storia e di politica. Negli anni si è fatto promotore di molteplici iniziative culturali e professionali soprattutto all'estero, per le quali ha ricevuto riconoscimenti di grande prestigio come quello conferitogli dall'Ordine Nazionale degli Avvocati della Tunisia. Ha fondato l'Istituto di Cooperazione e Sviluppo Italia - Cuba e l'associazione culturale Mira el Sol. Convinto assertore del ruolo sociale dell'avvocato e di un nuovo modo di intendere la professione forense. La scelta di presentare la sua opera nella nostra Città, nasce dal fatto che l'Avvocato napoletano ha radicate origini barlettane in quanto il papà è il medico pediatra Guido Senatore nato a Barletta il 1920 e trasferitosi, poi, all'età di vent'anni a Napoli, dove tutt'ora risiede. Per comprendere l'altissima considerazione nella quale viene tenuto l'autore del libro, basta ricordare che nel 2018, l'avvocato Alessandro Senatore ha ricevuto la prestigiosa onorificenza conferita dalla Oficina dall'Historiador de la Ciudad de la Havana il più importante riconoscimento culturale cubano e ad assegnargliela è stato Eusebio Leal. Chi conosce Cuba obbligatoriamente conosce Eusebio Leal, che è la figura più rappresentativa della cultura cubana. Con il suo istituto Historiador de la Ciudad de la Havana ha compiuto il miracolo di far rinascere il centro storico della capitale cubana (patrimonio dell'Unesco) restaurando gli edifici storici senza compiere alcuna deportazione dei suoi abitanti ma conservando la sua storia. Custode della memoria storica del Paese ha ricevuto i tre papi e i capi di governo che hanno visitato L'Avana.

Tra i meriti dell'autore di questo romanzo storico vi è certamente quello di aver fatto luce su un periodo della storia cubana, che va dalla fine dell'800 fino agli anni '40 del secolo scorso, attraverso la narrazione di una vicenda umana che ripercorre trenta anni essenziali della sua esistenza e che ha inizio all'insegna della straordinaria sensibilità politica per le vicende di quei paesi che combattevano per la propria sovranità contro le occupazioni straniere e Cuba era uno di quelli.