Intercultura e dialogo come necessità

Incontro del Rotary Club con Badr Fakhouri. “L’unica razza che conosco è quella umana”

venerdì 30 novembre 2012 13.23
A cura di Paolo Doronzo
La commistione fra culture differenti è ormai una necessità, anzi un'urgenza, poiché solo favorendo una corretta integrazione fra i popoli, è possibile vivere nella pace globale, godendo dell'enorme ricchezza che l'unione, nel rispetto delle importantissime differenze, delle etnie può offrire. "L'unica razza che conosco è quella umana" (A. Einstein). Con questa citazione si è conclusa la relazione di Badr Fakhouri, mediatore culturale e formatore, oltre che coordinatore dello sportello immigrati del Comune di Barletta, alla conferenza svoltasi giovedì 29, presso il Brigantino 2. L'incontro, organizzato dal Rotary Club di Barletta, aveva come titolo "Integrazione e dialogo tra culture - Quali i termini e le condizioni di fattibilità?". Un titolo esplicativo che indica l'unica via per la costruzione di un futuro non più fatto di contrapposizioni. "Un'importante tematica che riguarda anche il nostro quotidiano" dichiara Nuccia Cafagna, vice presidente del Rotary Club di Barletta, introducendo la serata. Il concetto da stigmatizzare è che l'integrazione non è omologazione; non è staticità, dove l'altro resta sempre distante e sconosciuto, ma deve esserci dinamicità nei rapporti, curiosità fino ad arrivare alla conoscenza.

Una vera e propria lezione quella offerta dal Fakhouri: dati delle enormi differenze che esistono nel mondo in termini di sanità, ricchezza, alfabetizzazione, condizione femminile; quanto poco basterebbe fare per assottigliarle quelle differenze. Aneddoti di esperienze personali che si è trovato a vivere come immigrato prima, e come mediatore culturale, poi e punto di riferimento a Barletta. L'associazione "Home e Homme" che rappresenta, punta ad agevolare l'integrazione con la conoscenza reciproca in primis, attraverso corsi di lingua italiana, di formazione professionale, oltre che agevolare le pratiche per i permessi di soggiorno. Non sono mancate le critiche nei confronti di decisioni prese dal Governo Berlusconi sul tema, rispondendo a discutibili idee della Lega Nord, e non solo.

Barletta ha una presenza d'immigrati molto più bassa della media nazionale, che è comunque diminuita quest'anno. Cerchiamo il "diverso" in tutto: nei viaggi, nella cucina… ma non ci accorgiamo che oggi è vicino a noi.
Importante l'aiuto della Caritas, testimoniata dalla presenza di Mons. Savino Giannotti, vicario generale dell'Arcidiocesi di Trani. Sono intervenuti Michele Storelli, presidente del Rotary di Barletta, che ha fatto gli onori di casa, l'Assessore provinciale Dario Damiani e Sabino Chingoli, assistente del Governatore Rotary. Tutti hanno sottolineato il valore di opportunità legato all'intercultura. Bisogna saperlo cogliere.
Rotary Club © Tommaso Francavilla
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