Incubatore nell’ex Distilleria, si discute per la gestione

Il Tavolo di concertazione presenterà un proprio Piano di gestione alla Regione. Cascella: serva anche al sociale

sabato 10 agosto 2013
A cura di Paolo Doronzo
Nel recente comunicato, diffuso da Barlettalife lo scorso giovedì, riguardante una riunione svoltasi al Comune con il "Tavolo di concertazione per lo Sviluppo Sostenibile" relativo all'Incubatore nell'ex Distilleria, formato dalle organizzazioni Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria Bari e Bat, CGIL, CISL, UIL, Ordine degli Architetti e Ordine degli Ingegneri, vengono affrontate alcune questioni fondamentali che necessitano di una riflessione più approfondita.

Nel documento si fa cenno a un'ipotesi, condivisa dalle parti, riguardo alla gestione del bene appartenente alla struttura dell'ex Distilleria, recentemente ristrutturato, che sarà adibito ad incubatore d'impresa dell'innovazione e della creatività, anche per tentare di risollevare le imprese locali, tessili e calzaturiere si diceva in principio.

«Si va avanti – ha detto il Sindaco Cascella - con coerenza e decisione, contando che in un'area che consideriamo strategica per la città possa prendere subito corpo un progetto aperto alle idee, alle risorse e alle energie interessate al rilancio produttivo e al consolidamento della coesione sociale in città. Sarà un Incubatore non solo di elaborazione e di progettualità per il rilancio di attività produttive vitali per l'occupazione ma anche di apertura, confronto e convergenze per il consolidamento della coesione sociale in città».

Il gruppo di associazioni, sindacati, rappresentati di ordini professionali che hanno partecipato all'incontro e già aderenti al protocollo d'intesa istitutivo del 24 giugno 2010, proporrà certamente un proprio progetto di gestione allo stesso Comune che dovrà essere poi recepito dalla Regione, finanziatrice di questa parte di riqualificazione, definendo gli strumenti di affidamento. La funzione originaria per cui è stato finanziato l'incubatore era quella di trovare un punto d'incontro per la programmazione economico e sociale del territorio, in linea con il Piano Strategico. Ora si apre una nuova fase, caratterizzata da possibili finanziamenti europei, cui bisogna offrire risposte adeguate.

Ovviamente si prevede la partecipazione di diversi soggetti che si propongono alla gestione di questo bene comunale, già completato e che attende una prossima apertura, che sarebbe già potuto entrare in funzione nei mesi scorsi, ma slittato per l'avvicendamento amministrativo di Palazzo di città.

«Nel momento in cui è stato preso in consegna l'edificio dell'Incubatore - ha commentato l'Assessore alle Politiche urbane, Azzurra Pelle - abbiamo avvertito l'esigenza di metterlo subito a disposizione della città per accogliere le idee e promuovere lo sviluppo delle imprese in un territorio cruciale».
Come era la parte destinata a incubatore prima dell'intervento
come sarà
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